Intervento del Codacons

Finti operatori propongono tamponi per Coronavirus: i consigli per evitare la truffa

Finti operatori propongono tamponi per Coronavirus: i consigli per evitare la truffa
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In tutto il territorio nazionale ed anche nel novarese sedicenti operatori sanitari propongono visite e tamponi direttamente presso il domicilio dei cittadini al fine di verificare la positività al Coronavirus.

Finti operatori sanitari all'opera

Ovviamente si tratta di una truffa vera e propria escogitata da chi fa leva sulla paura generale del contagio e della diffusione a macchia d’olio del virus.
Come hanno ben espresso sia la Croce Rossa che l’Asl, nessun protocollo prevede la visita spontanea di operatori che, andando di casa in casa senza essere preventivamente contattati tramite i canali ufficiali, effettuano visite e tamponi per scovare il Coronavirus.

Il piano escogitato da questi malfattori è semplice e ricalca le metodologie della truffa classica: due soggetti suonano alla porta dell’ignaro cittadino presentandosi come due operatori dell’Asl/Croce Rossa/unità di crisi e chiedendo di poter entrare per effettuare il tampone per il Coronavirus, in quanto stanno scandagliando la zona. Il povero cittadino acconsente e, mentre uno dei due effettua un finto tampone, l’altro opera indisturbato, facendo razzia di soldi e gioielli.

Il Codacons

“In un momento in cui la paura è tanta, è facile per tali soggetti far leva sulle emozioni, soprattutto degli anziani” dice il Presidente del Codacons Lombardia Marco Donzelli.

L’Associazione è da sempre in prima linea per prevenire e mettere in guardia i cittadini più indifesi dalle possibili truffe che possono verificarsi. Per tali ragioni, ecco poche e semplici regole da seguire per evitare di essere truffati, ricordandosi che nessun protocollo sanitario prevede operatori sanitari che effettuano tamponi senza la preventiva chiamata da parte del possibile contagiato.

I consigli

- Non accogliere in casa soggetti sconosciuti che si presentano come operatori sanitari;

- Verificare l’abbigliamento di tali soggetti: se sono operatori sanitari veri e propri dovranno avere sicuramente l’attrezzatura per evitare un eventuale contagio (tuta/mascherina), nonché dei tesserini che attestino l’appartenenza all’ASL o alla Croce Rossa;

- Verificare che presso il proprio Comune vi sia un’ordinanza che dispone controlli presso le abitazioni anche senza il preventivo contatto telefonico al medico curante o al 112. In mancanza, nessuno sarà autorizzato ad effettuare verifiche o tamponi;

- Contattare il 112 qualora abbiate il sospetto che i soggetti che si sono presentati presso l’abitazione siano truffatori.

La Croce Rossa comunica che è comunque sempre attivo 24 ore su 24 il numero verde 800-065510 nonché il numero verde regionale 800-333444, unico autorizzato a rispondere per le richieste di chiarimento in merito all’ordinanza del Ministero.

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