Truffa

Finto operatore bancario svuota il conto a un pensionato novarese

A raccontare quanto accaduto è la figlia, allo scopo di mettere in guardia più persone possibili

Finto operatore bancario svuota il conto a un pensionato novarese
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L’episodio è solo l’ultimo di tante truffe telefoniche avvenute nel Novarese e in altre parti d’Italia.

Lo racconta il Corriere di Novara

Il racconto della figlia

In questo caso, come si può anche controllare sul web dove si narrano casi simili, colpisce l’abilità dei truffatori nell’impossessarsi di informazioni sulle vittime. La vicenda che raccontiamo, tramite la testimonianza della figlia di un signore di 67 anni, vittima della truffa, è avvenuta a Novara.

La figlia del pensionato truffato, vuole far conoscere la storia per «evitare che altre persone cadano in trappola».

Questo il suo racconto: «Una mattina arriva una chiamata al cellulare di mio padre da un numero della sua banca che aveva in rubrica, riferito al servizio relazioni con la clientela. Mio padre, convinto di dialogare con un incaricato della banca ha risposto. L’uomo, che parlava in italiano senza cadenza dialettale, ha fornito il proprio nome e cognome e si è definito incaricato della sede di Roma della banca. Poi ha aggiunto che chiamava in merito ad alcuni chiarimenti relativi al conto corrente, dove erano stati riscontrati tentativi di pagamento, avvenuti in Germania nelle ore precedenti. Invitava mio padre a migliorare il sistema di sicurezza della home banking spiegando che per farlo, bisognava creare un nuovo pin. L’uomo che si spacciava per funzionario, chiedeva di accedere, contestualmente, alla home banking».

Il racconto prosegue: «Mio padre, non avendo in quel momento i dati a portata di mano, chiedeva di attendere. L’operatore a qual punto disse che era già in suo possesso il numero che serviva e l’ha dettato. Il finto funzionario a quel punto ha aggiunto che avrebbe inviato un sms con un pin provvisorio. Infatti, pochi minuti dopo, giungeva un sms da un numero coperto. Mio padre, in linea con l’operatore fasullo, ha inserito il pin provvisorio sulla home banking. Una volta fatta l’operazione, il finto bancario ha confermato che l'aggiornamento alla sicurezza era andato a buon fine e chiudeva la chiamata».

L'amara scoperta

«Qualche ora dopo riprendendo il telefono, mio padre con stupore trovava un sms che riferiva che era stato aggiornato il suo numero di cellulare. A quel punto capiva di essere stato vittima di una truffa e chiamava il numero della propria agenzia bancaria, raccontando cosa era successo. il nome e cognome forniti erano falsi. Mio padre accompagnato da me, si è poi recato nella propria filiale di Novara, dove scopriva che c’erano state due operazioni, una di 1.198,95 euro per un acquisto effettuato alla Rinascente di Milano e una ricarica di 86,03 euro. Aveva solo quella cifra sul conto e non hanno potuto prendere altro. A quel punto siamo andati a fare denuncia dai Carabinieri».

Sul web vi sono altre descrizioni di truffe simili (curiosamente con vittime correntisti dello stesso istituto bancario del pensionato novarese). Viene spontaneo chiedere come i truffatori fossero in possesso del numero dettato al telefono dal finto operatore e conoscessero i dati del 67enne. L’ipotesi che gira è che i truffatori abbiano a disposizione una rete di hacker o l’accesso a database riservati.

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