Fissata l’udienza preliminare per il ‘caso’ Giordano

Fissata l’udienza preliminare per il ‘caso’ Giordano
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NOVARA – E’ stata fissata l’udienza preliminare per i 21 indagati nell’ambito del ‘caso’ Giordano, ex sindaco di Novara ed ex assessore regionale alle Attività produttive nella Giunta di Roberto Cota.
Si terrà il prossimo 26 giugno davanti al giudice Marta Criscuolo. Pm titolari dell’inchiesta, Olimpia Bossi e Nicola Serianni.
Si tratta dell’indagine per corruzione e concussione legata, tra le altre cose, a Casa Bossi e al giornale “Nord Ovest”, come anche al bar Coccia. Proprio dalle proteste di alcuni cittadini, legate ai rumori e alla musica alta proveniente dal locale, residenti che fecero un esposto, nacque il tutto. Sulla vicenda dei presunti rumori al bar, tra l’altro, è attualmente in corso il processo.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione, tentata concussione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e altre ipotesi minori. L’ex primo cittadino di Novara (guidò la città per due mandati) ha sempre rigettato ogni addebito. Così anche il resto degli indagati.

Monica Curino

 

NOVARA – E’ stata fissata l’udienza preliminare per i 21 indagati nell’ambito del ‘caso’ Giordano, ex sindaco di Novara ed ex assessore regionale alle Attività produttive nella Giunta di Roberto Cota.
Si terrà il prossimo 26 giugno davanti al giudice Marta Criscuolo. Pm titolari dell’inchiesta, Olimpia Bossi e Nicola Serianni.
Si tratta dell’indagine per corruzione e concussione legata, tra le altre cose, a Casa Bossi e al giornale “Nord Ovest”, come anche al bar Coccia. Proprio dalle proteste di alcuni cittadini, legate ai rumori e alla musica alta proveniente dal locale, residenti che fecero un esposto, nacque il tutto. Sulla vicenda dei presunti rumori al bar, tra l’altro, è attualmente in corso il processo.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione, tentata concussione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e altre ipotesi minori. L’ex primo cittadino di Novara (guidò la città per due mandati) ha sempre rigettato ogni addebito. Così anche il resto degli indagati.

Monica Curino

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