Fondi per le ambulanze: onlus non riconosciuta, dopo Novara, bandita anche da Brescia
Era già accaduto anche a Novara.
Se ne era occupato già il nostro quotidiano online BergamoPost, e come lui anche noi di NovaraOggi in Piemonte, ma soprattutto è Striscia la Notizia che più di tutti, a livello nazionale, si è occupato di una sedicente onlus che raccoglie fondi per le ambulanze fuori dagli ospedali… ma non è riconosciuta. L’ultimo episodio a Brescia, dove gli attivisti dell’associazione sono stati banditi, con tanto di foglio di via.
Fondi per le ambulanze all’Istituto Clinico Città di Brescia
Stavano raccogliendo fondi per l’acquisto di un’autoambulanza davanti all’Istituto Clinico Città di Brescia: un cittadino a cui era stato rilasciata una ricevuta staccata dal loro blocchetto ha sporto denuncia per truffa e i poliziotti giunti sul posto hanno trovato due persone, con la tipica tuta arancione con strisce catarifrangenti dei mezzi di soccorso, nei pressi di un banchetto. I due hanno esibito il tesserino di appartenenza ad un’associazione onlus e sono stati raggiunti da una donna che si è dichiarata la presidente dell’ente. L’epilogo è che i tre sono stati raggiunti da un foglio di via obbligatorio da parte del Questore…
LA RICOSTRUZIONE COMPLETA SU BRESCIASETTEGIORNI.IT
Come già raccontato da BergamoPost, era già successo anche a Seriate(ma anche a Monza, come si vede bene da uno dei fermo immagine estrapolati dal servizio Mediaset), dove alcuni volontari di questa evanescente associazione erano stati pizzicati mentre cercavano di procacciarsi offerte per l’acquisto di un’ambulanza, senza ricevute, senza tesserini e addirittura servendosi di un minore. A fermare l’azione erano stati gli agenti della Polizia locale seriatese: Striscia la notizia aveva mandato Valerio Staffelli come inviato speciale a intervistare proprio il comandante della Polizia locale Giovanni Vinciguerra.
Onlus non riconosciuta beccata anche a Novara
La onlus aveva colpito anche nella città di Novara. Gli agenti delle volanti della Polizia avevano fermato quattro persone che raccoglievano fondi vicino all’ospedale Maggiore della Carità. I quattro, interrogati dai poliziotti, hanno detto di far parte della onlus e di raccogliere fondi per attività promozionale ed informativa. I controlli effettuati dai poliziotti hanno però fatto emergere che l’associazione non risultava iscritta all’anagrafe delle onlus…
DA NOVARAOGGI.IT: Falsi volontari denunciati per truffa all’ospedale