Il processo con rito direttissimo

Fugge dai carabinieri a folle velocità e si schianta a Cressa: 18enne condannato a un anno di carcere

Ancora in corso le ricerche di un'altra persona, riuscita a fuggire all'arresto.

Fugge dai carabinieri a folle velocità e si schianta a Cressa: 18enne condannato a un anno di carcere
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Condannato a un anno di carcere il 18enne che era fuggito dai carabinieri per 15 km e si era schiantato a Cressa contro un'altra auto.

Dopo la folle fuga in auto si schianta a Cressa: 18enne condannato a un anno di carcere

Chiamato a rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, un 18enne magrebino risultato senza fissa dimora e già noto alle cronache, A. E. le sue iniziali, è stato condannato a un anno di carcere. La sentenza, giunta al termine del processo celebrato al tribunale di Novara con rito direttissimo, è della scorsa settimana, per fatti avvenuti qualche giorno prima nel Novarese. Secondo la ricostruzione ad opera dei carabinieri, il giovane era fuggito a bordo di una Fiat Croma che si era poi schiantata in quel di Cressa contro la vettura di una coppia di anziani.

La fuga da Paruzzaro a Cressa

Una fuga lunga una quindicina di chilometri, condotta a folle velocità, da Paruzzaro sino a Cressa appunto, che avrebbe potuto finire ancor peggio. Una volta fermato A. E. aveva rifiutato di sottoporsi al test per verificare se aveva assunto o no stupefacenti. In aula a palazzo Fossati, sede del tribunale, il marocchino si è giustificato dicendo che aveva preso paura perché privo di patente e che per questo aveva cercato di seminare i militari. Nei suoi confronti il giudice ha anche applicato la misura cautelare dell’obbligo di firma e di dimora, oltre che il divieto ad uscire nelle ore notturne. Al momento, va ricordato, sono ancora in corso le ricerche del nordafricano che quel giorno si trovava a bordo della Croma che era stata intercettata dai carabinieri aronesi sulle “colline dello spaccio”. A. E. e il presunto complice potrebbero essersi sbarazzati della droga durante la fuga in auto. Questa l’ipotesi al vaglio.

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