Furto simulato condannato a un anno

Furto simulato condannato a un anno
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Furto simulato nella sua abitazione: un 32enne residente in provincia di Varese è stato chiamato a rispondere dell’accusa di simulazione di reato.

Furto simulato i dettagli

Aveva denunciato ai carabinieri di aver subito un furto nella sua abitazione di Castelletto Ticino ma poi, in tribunale, davanti a un giudice non ci sono finiti presunti ladri ma lui. Un 32enne residente in provincia di Varese, chiamato a rispondere dell’accusa di simulazione di reato. E il giudice, per quel reato, l’ha condannato a 1 anno e 2 mesi di reclusione, senza la sospensione condizionale della pena.

I fatti

I fatti per i quali l’uomo, difeso dall’avvocato Stefano Salvioni, è finito a processo si riferiscono al gennaio di quattro anni fa quando lui aveva denunciato ai carabinieri di Castelletto di aver subito un furto. In particolare, aveva detto, ad essere spariti da casa erano stati un televisore, macchine fotografiche e la relativa attrezzatura, qualche computer, e poi auricolari, penne stilografiche, il tutto per un bottino di qualche migliaio di euro.

Le indagini

Ma ai carabinieri non era sfuggito che poco prima del furto, nel dicembre del 2012, l’uomo aveva stipulato un’assicurazione che risultava coprire anche il furto. E così, insospettiti da quella strana coincidenza, avevano allargato il campo delle indagini. Erano infine arrivati a scoprire che lui, oltre che a Castelletto, abitava di fatto con la compagna in un paese sul lago nel Vco. E così una mattina erano scattate perquisizioni nell’abitazione in provincia di Varese e nel Verbano. Nella casa a Varese sono stati trovati gli oggetti legati ai furti.

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