Galliate: arresti domiciliari per tre operatori di “Villa Varzi”

Galliate: arresti domiciliari per tre operatori di “Villa Varzi”
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NOVARA – Nella mattinata di oggi, lunedì 16 novembre, i carabinieri della Stazione di Galliate, nel Novarese, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale, hanno sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari due donne e un uomo, tutti e tre operatori socio-sanitari in servizio al Centro Diurno residenziale per disabili “Villa Varzi” di Galliate: due donne (una 61enne e l’altra 59enne) ed un uomo 37enne.
Il reato loro contestato è quello di maltrattamenti aggravati nei confronti di alcuni dei pazienti ospitati nella struttura. La vicenda trae origine da un’articolata e tempestiva indagine condotta nella seconda metà del mese scorso dai Carabinieri della Stazione di Galliate, i quali, acquisite informazioni in merito a presunti abusi perpetrati all’interno del centro riabilitativo da parte di alcuni operatori, con il coordinamento della Procura, provvedevano all’installazione di un sistema di video-sorveglianza, che permetteva di meglio circostanziare i presunti comportamenti abusanti tenuti dai tre indagati. Infatti, dalla visione delle immagini, venivano documentate plurime condotte di maltrattamenti fisici umilianti nei confronti degli ospiti affidati alla loro cure, perpetrate reiteratamente in vari momenti della stessa giornata ed in più giornate della stessa settimana, tanto da potersi escludere la mera episodicità. Atti vessatori che sono consistiti nel colpire i pazienti indifesi con schiaffi al volto, anche con l’utilizzo di una ciabatta od un telecomando, calci e spinte alle sedie a rotelle.
Per porre termine quanto più celermente possibile ai comportamenti vessatori e tutelare l’incolumità delle inermi parti offese, i militari erano già intervenuti nei giorni scorsi con l’arresto in flagranza dell’uomo, poi scarcerato, poiché veniva contestato una sola condotta di percosse, ritenuta allo stato un evento episodico e non abituale, come poi si è evinto. I tre arrestati sono stati condotti nelle rispettive abitazioni per la sottoposizione alla misura cautelare disposta dal Gip.

mo.c.

NOVARA – Nella mattinata di oggi, lunedì 16 novembre, i carabinieri della Stazione di Galliate, nel Novarese, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale, hanno sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari due donne e un uomo, tutti e tre operatori socio-sanitari in servizio al Centro Diurno residenziale per disabili “Villa Varzi” di Galliate: due donne (una 61enne e l’altra 59enne) ed un uomo 37enne.
Il reato loro contestato è quello di maltrattamenti aggravati nei confronti di alcuni dei pazienti ospitati nella struttura. La vicenda trae origine da un’articolata e tempestiva indagine condotta nella seconda metà del mese scorso dai Carabinieri della Stazione di Galliate, i quali, acquisite informazioni in merito a presunti abusi perpetrati all’interno del centro riabilitativo da parte di alcuni operatori, con il coordinamento della Procura, provvedevano all’installazione di un sistema di video-sorveglianza, che permetteva di meglio circostanziare i presunti comportamenti abusanti tenuti dai tre indagati. Infatti, dalla visione delle immagini, venivano documentate plurime condotte di maltrattamenti fisici umilianti nei confronti degli ospiti affidati alla loro cure, perpetrate reiteratamente in vari momenti della stessa giornata ed in più giornate della stessa settimana, tanto da potersi escludere la mera episodicità. Atti vessatori che sono consistiti nel colpire i pazienti indifesi con schiaffi al volto, anche con l’utilizzo di una ciabatta od un telecomando, calci e spinte alle sedie a rotelle.
Per porre termine quanto più celermente possibile ai comportamenti vessatori e tutelare l’incolumità delle inermi parti offese, i militari erano già intervenuti nei giorni scorsi con l’arresto in flagranza dell’uomo, poi scarcerato, poiché veniva contestato una sola condotta di percosse, ritenuta allo stato un evento episodico e non abituale, come poi si è evinto. I tre arrestati sono stati condotti nelle rispettive abitazioni per la sottoposizione alla misura cautelare disposta dal Gip.

mo.c.

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