Galliate chiude il museo Angelo Bozzola

Galliate chiude il museo Angelo Bozzola
Pubblicato:
Aggiornato:

GALLIATE  - Addio al museo dedicato all’artista galliatese Angelo Bozzola in Castello. Il Comune di Galliate restituisce alla Fondazione Angelo Bozzola il patrimonio donato negli anni Ottanta dal maestro e il museo chiude definitivamente i battenti. E’ la conclusione di una vicenda ormai annosa, arrivata anche alle vie legali quando lo scorso anno la famiglia Bozzola, accusando il Comune di inadempienza, aveva richiesto la restituzione delle opere. Ora è stata messa la parola fine, non senza un po’ di amaro in bocca per quello che davvero sarebbe potuto essere uno dei fiori all’occhiello di Galliate ma che, per ragioni soprattutto economiche, col passare di diverse Amministrazioni comunali non è mai riuscito a decollare.
E i familiari del maestro, che hanno dato vita ad una Fondazione a lui intitolata, non nascondono la loro delusione. “Fine di un Museo. E’ quasi un paradosso: in un'epoca in cui, sulla scia della "Chiamata alle arti" del Ministero, ovvero la campagna di comunicazione dedicata all'Art Bonus e alla valorizzazione del patrimonio artistico fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini, l’Italia ha riscoperto il valore anche economico dei beni culturali, a Galliate l'Amministrazione cessa  di  occuparsi del patrimonio locale e  rinuncia a una preziosa donazione”.
Siglata nel 1998, dall'artista di origine galliatese Angelo Bozzola - fra i maestri del celebre Mac, il Movimento arte concreta, fondato a Milano alla fine del 1948 - la donazione prevedeva una raccolta di circa centocinquanta opere, “rimaste però - ricorda la Fondazione - sepolte nel Castello di Galliate per anni, raramente presentate al pubblico, con addirittura casi di gravi danneggiamenti, soprattutto per le opere monumentali allestite in esterno. Il desiderio del maestro, che sognava di condividere il proprio lavoro con il suo paese donandogli le sue sculture meravigliose perché ne godesse la bellezza e se ne facesse vanto, non è stato dunque realizzato.  La Fondazione Angelo Bozzola, sorta  per lo studio e la promozione dell’opera del maestro, ha dovuto minacciare la revoca in via giudiziaria della  donazione modale e chiedere con fermezza al Comune la restituzione delle opere, in vista di una loro salvaguardia e di una corretta valorizzazione”. E ora, “grazie agli accordi di recente faticosamente raggiunti con l'Amministrazione comunale, le opere ritorneranno a giorni nella sede della Fondazione Bozzola, mentre le sale del museo  torneranno vuote  ai galliatesi, per essere destinate ad altre attività espositive non meglio specificate, ma certo nella linea di una  politica culturale che ha optato per l’assenza e la rinuncia ad avere ruolo  nello scenario di promozione delle arti e di vantaggi fiscali varati dal Ministero. Proprio in questo frangente, il lavoro del maestro Bozzola riceve  una crescente considerazione e attenzione, oltre ad una rivalutazione nei cataloghi delle aste nazionali, complice il programma di mostre pubbliche messo in atto dagli eredi anche con il sostegno della Fondazione Cariplo. Ma quanto sta accadendo attorno all’Artista non coinvolge il suo paese”.
Resta  però uno spiraglio. “Nel ricordo e per rispetto del forte legame del maestro con la sua terra, la Fondazione ha mantenuto una disponibilità al prestito di alcune delle opere riconquistate, per essere esposte nelle  sale del Castello, se ve ne saranno le condizioni”. 
Laura Cavalli

GALLIATE - Addio al museo dedicato all’artista galliatese Angelo Bozzola in Castello. Il Comune di Galliate restituisce alla Fondazione Angelo Bozzola il patrimonio donato negli anni Ottanta dal maestro e il museo chiude definitivamente i battenti. E’ la conclusione di una vicenda ormai annosa, arrivata anche alle vie legali quando lo scorso anno la famiglia Bozzola, accusando il Comune di inadempienza, aveva richiesto la restituzione delle opere. Ora è stata messa la parola fine, non senza un po’ di amaro in bocca per quello che davvero sarebbe potuto essere uno dei fiori all’occhiello di Galliate ma che, per ragioni soprattutto economiche, col passare di diverse Amministrazioni comunali non è mai riuscito a decollare.
E i familiari del maestro, che hanno dato vita ad una Fondazione a lui intitolata, non nascondono la loro delusione. “Fine di un Museo. E’ quasi un paradosso: in un'epoca in cui, sulla scia della "Chiamata alle arti" del Ministero, ovvero la campagna di comunicazione dedicata all'Art Bonus e alla valorizzazione del patrimonio artistico fortemente voluta dal ministro Dario Franceschini, l’Italia ha riscoperto il valore anche economico dei beni culturali, a Galliate l'Amministrazione cessa  di  occuparsi del patrimonio locale e  rinuncia a una preziosa donazione”.
Siglata nel 1998, dall'artista di origine galliatese Angelo Bozzola - fra i maestri del celebre Mac, il Movimento arte concreta, fondato a Milano alla fine del 1948 - la donazione prevedeva una raccolta di circa centocinquanta opere, “rimaste però - ricorda la Fondazione - sepolte nel Castello di Galliate per anni, raramente presentate al pubblico, con addirittura casi di gravi danneggiamenti, soprattutto per le opere monumentali allestite in esterno. Il desiderio del maestro, che sognava di condividere il proprio lavoro con il suo paese donandogli le sue sculture meravigliose perché ne godesse la bellezza e se ne facesse vanto, non è stato dunque realizzato.  La Fondazione Angelo Bozzola, sorta  per lo studio e la promozione dell’opera del maestro, ha dovuto minacciare la revoca in via giudiziaria della  donazione modale e chiedere con fermezza al Comune la restituzione delle opere, in vista di una loro salvaguardia e di una corretta valorizzazione”. E ora, “grazie agli accordi di recente faticosamente raggiunti con l'Amministrazione comunale, le opere ritorneranno a giorni nella sede della Fondazione Bozzola, mentre le sale del museo  torneranno vuote  ai galliatesi, per essere destinate ad altre attività espositive non meglio specificate, ma certo nella linea di una  politica culturale che ha optato per l’assenza e la rinuncia ad avere ruolo  nello scenario di promozione delle arti e di vantaggi fiscali varati dal Ministero. Proprio in questo frangente, il lavoro del maestro Bozzola riceve  una crescente considerazione e attenzione, oltre ad una rivalutazione nei cataloghi delle aste nazionali, complice il programma di mostre pubbliche messo in atto dagli eredi anche con il sostegno della Fondazione Cariplo. Ma quanto sta accadendo attorno all’Artista non coinvolge il suo paese”.
Resta  però uno spiraglio. “Nel ricordo e per rispetto del forte legame del maestro con la sua terra, la Fondazione ha mantenuto una disponibilità al prestito di alcune delle opere riconquistate, per essere esposte nelle  sale del Castello, se ve ne saranno le condizioni”. 
Laura Cavalli

Seguici sui nostri canali