Galliate, il reperto delle Twin Towers sarà “riesumato”
GALLIATE - Un Consiglio comunale “strano”, quello di giovedì sera, con due mozioni della minoranza approvate (una all’unanimità ed un’altra grazie a sei astensioni tra le fila della Lega e di Forza Italia), il sindaco Ferrari e Bifano sempre più ai ferri corti, una delibera ritirata e un’altra, già inserita nella cartellina dei consiglieri, modificata “in corsa”.
Non si può certo parlare di “spaccatura” politica, visto il tema che tocca corde etiche molto personali, ma è certo significativo che il Consiglio abbia approvato l’impegno - contenuto nella mozione dei consiglieri del Pd-Pse Meda, Pedrini, Cantone e Bifano e di Ceriotti di Progetto Comune - per il Comune ad attivarsi per la creazione di un registro dei testamenti biologici con soli 5 voti (i firmatari più Fortuna). «L’idea - ha spiegato Maria Grazia Pedrini - ci è nata dopo un’interessante serata su un tema delicato come il fine vita organizzata dal gruppo Pd. In Italia sono già 147 i Comuni di varie dimensioni e orientamento politico che hanno deliberato in tal senso, insieme alla Provincia di Cagliari e alla Regione Friuli». Poiché però non esiste una normativa che disciplina l’argomento, ha detto il sindaco Ferrari, «mi sembra laborioso per un Comune mettere in piedi una normativa interna. Attendiamo piuttosto il legislatore». Sulla stessa lunghezza d’onda il vicesindaco Flora Ugazio: «Il tema è sicuramente attuale e certo il confine tra accanimento terapeutico e libera scelta è molto labile. Ma investire i Comuni di una tale incombenza mi sembra eccessivo...». Nonostante il parere negativo del sindaco (espresso con il suo voto contrario), solo quattro sono però stati i “no” alla mozione: oltre a quello di Ferrari, pollice verso del presidente del Consiglio Marco Bozzola, di Mirko Lombardo (Motore Civico) e del leghista Storzini. Astenuti gli altri esponenti del “Carroccio” (Borioni, Di Caprio e Carnevale) e quelli di Forza Italia (Verdura, Rigorini e Visconti). Sì, ovviamente, dal gruppo Pd-Pse, da Ceriotti e dall’indipendente Fortuna.
Altro tema “caldo”, la collocazione del “reperto” delle Torri Gemelle, che dal 2011 “aspetta” chiuso nei magazzini comunali di via Peroni. Come ha ricordato il sindaco Ferrari, l’idea di portare a Galliate un simbolo dell’11 settembre era nata nel 2009, quando l’Autorità aeroportuale americana aveva messo gratuitamente a disposizione delle città che ne avessero fatto richiesta dei reperti delle Torri Gemelle. Galliate aveva colto subito l’occasione e il “detrito” era arrivato in città nel dicembre 2011; sei mesi dopo c’era un progetto già approvato: la ditta che stava realizzando “Spazio Gajà” avrebbe dovuto costruire una sorta di “memoriale” dell’11 settembre, con tanto di fontana, proprio davanti alla galleria commerciale prevista nel nuovo complesso edilizio. Ma le cose non sono andate proprio così... «Purtroppo - ha detto Ferrari - la ditta “Crb Costruzioni” è andata in difficoltà, che perdurano, e quindi non si è potuto dar corso alla realizzazione del monumento». E il reperto delle “Twins” è rimasto fin ad ora in magazzino. «Siamo tra le poche città al mondo e tra le pochissime in Italia ad avere uno di questi reperti - ha sottolineato il sindaco - E non ci pare rispettoso, soprattutto nei confronti delle vittime dell’11 settembre, lasciarlo a deteriorarsi in magazzino così a lungo. Oggi portiamo quindi in approvazione la revoca della delibera del 2012 (riguardante il progetto della Crb) e torniamo ad impegnare la Giunta a predisporre un nuovo progetto».
Laura Cavalli
Leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di giovedì 5 novembre 2015
GALLIATE - Un Consiglio comunale “strano”, quello di giovedì sera, con due mozioni della minoranza approvate (una all’unanimità ed un’altra grazie a sei astensioni tra le fila della Lega e di Forza Italia), il sindaco Ferrari e Bifano sempre più ai ferri corti, una delibera ritirata e un’altra, già inserita nella cartellina dei consiglieri, modificata “in corsa”.
Non si può certo parlare di “spaccatura” politica, visto il tema che tocca corde etiche molto personali, ma è certo significativo che il Consiglio abbia approvato l’impegno - contenuto nella mozione dei consiglieri del Pd-Pse Meda, Pedrini, Cantone e Bifano e di Ceriotti di Progetto Comune - per il Comune ad attivarsi per la creazione di un registro dei testamenti biologici con soli 5 voti (i firmatari più Fortuna). «L’idea - ha spiegato Maria Grazia Pedrini - ci è nata dopo un’interessante serata su un tema delicato come il fine vita organizzata dal gruppo Pd. In Italia sono già 147 i Comuni di varie dimensioni e orientamento politico che hanno deliberato in tal senso, insieme alla Provincia di Cagliari e alla Regione Friuli». Poiché però non esiste una normativa che disciplina l’argomento, ha detto il sindaco Ferrari, «mi sembra laborioso per un Comune mettere in piedi una normativa interna. Attendiamo piuttosto il legislatore». Sulla stessa lunghezza d’onda il vicesindaco Flora Ugazio: «Il tema è sicuramente attuale e certo il confine tra accanimento terapeutico e libera scelta è molto labile. Ma investire i Comuni di una tale incombenza mi sembra eccessivo...». Nonostante il parere negativo del sindaco (espresso con il suo voto contrario), solo quattro sono però stati i “no” alla mozione: oltre a quello di Ferrari, pollice verso del presidente del Consiglio Marco Bozzola, di Mirko Lombardo (Motore Civico) e del leghista Storzini. Astenuti gli altri esponenti del “Carroccio” (Borioni, Di Caprio e Carnevale) e quelli di Forza Italia (Verdura, Rigorini e Visconti). Sì, ovviamente, dal gruppo Pd-Pse, da Ceriotti e dall’indipendente Fortuna.
Altro tema “caldo”, la collocazione del “reperto” delle Torri Gemelle, che dal 2011 “aspetta” chiuso nei magazzini comunali di via Peroni. Come ha ricordato il sindaco Ferrari, l’idea di portare a Galliate un simbolo dell’11 settembre era nata nel 2009, quando l’Autorità aeroportuale americana aveva messo gratuitamente a disposizione delle città che ne avessero fatto richiesta dei reperti delle Torri Gemelle. Galliate aveva colto subito l’occasione e il “detrito” era arrivato in città nel dicembre 2011; sei mesi dopo c’era un progetto già approvato: la ditta che stava realizzando “Spazio Gajà” avrebbe dovuto costruire una sorta di “memoriale” dell’11 settembre, con tanto di fontana, proprio davanti alla galleria commerciale prevista nel nuovo complesso edilizio. Ma le cose non sono andate proprio così... «Purtroppo - ha detto Ferrari - la ditta “Crb Costruzioni” è andata in difficoltà, che perdurano, e quindi non si è potuto dar corso alla realizzazione del monumento». E il reperto delle “Twins” è rimasto fin ad ora in magazzino. «Siamo tra le poche città al mondo e tra le pochissime in Italia ad avere uno di questi reperti - ha sottolineato il sindaco - E non ci pare rispettoso, soprattutto nei confronti delle vittime dell’11 settembre, lasciarlo a deteriorarsi in magazzino così a lungo. Oggi portiamo quindi in approvazione la revoca della delibera del 2012 (riguardante il progetto della Crb) e torniamo ad impegnare la Giunta a predisporre un nuovo progetto».
Laura Cavalli
Leggi l’articolo integrale sul Corriere di Novara di giovedì 5 novembre 2015