Gdf: sequestrati oltre 32.500 accessori di bigiotteria senza etichettatura

Gdf: sequestrati oltre 32.500 accessori di bigiotteria senza etichettatura
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NOVARA, I militari della Guardia di Finanza in forza alla Compagnia di Novara, nel corso dell’attività di controllo economico del territorio effettuato in occasione della Fiera di Novembre, tenutasi nelle vie cittadine del centro di Novara, hanno individuato un venditore ambulante, cittadino del Bangladesh residente a Milano, intento alla vendita accessori vari di bigiotteria privi dell’etichettatura. I Finanzieri hanno immediatamente notato che la merce esposta per la vendita al pubblico era priva di etichettatura e/o dell’indicazione, in lingua italiana, circa la provenienza, il marchio e la sede del produttore/importatore.

Nel corso del controllo, infatti, le Fiamme Gialle hanno individuato e sequestrato migliaia di braccialetti, collane, ciondoli, perline, anelli, orecchini e piercing; in quest’ultimo caso, inoltre, non erano presenti nemmeno le indicazioni relative alla composizione degli accessori nonché ai rischi per la salute di chi li utilizza. Capita spesso che tale bigiotteria, oltre ad essere indossata a contatto con la pelle, venga anche inserita nella pelle stessa con il conseguente rischio di dermatiti ed allergie. Al riguardo è oltremodo opportuno richiamare il D. Lgs 206/2005, meglio noto come Codice del Consumo, laddove stabilisce che il consumatore deve essere informato sul prodotto o sul servizio che intende acquistare così da poter effettuare una scelta consapevole. Pertanto i prodotti o le confezioni degli stessi destinati alla vendita al pubblico devono riportare, chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni relative alla tipologia del prodotto, alla ragione sociale, alla sede legale del produttore o dell’importatore, al paese di origine nonché all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle eventuali precauzioni e la destinazione d’uso utili ai fini di un utilizzo in sicurezza del prodotto. Al termine degli accertamenti sono stati sequestrati oltre 32.500 pezzi; il responsabile della violazione è stato altresì segnalato alla Camera di Commercio di Milano che quantificherà ed applicherà le previste sanzioni amministrative.

mo.c.

NOVARA, I militari della Guardia di Finanza in forza alla Compagnia di Novara, nel corso dell’attività di controllo economico del territorio effettuato in occasione della Fiera di Novembre, tenutasi nelle vie cittadine del centro di Novara, hanno individuato un venditore ambulante, cittadino del Bangladesh residente a Milano, intento alla vendita accessori vari di bigiotteria privi dell’etichettatura. I Finanzieri hanno immediatamente notato che la merce esposta per la vendita al pubblico era priva di etichettatura e/o dell’indicazione, in lingua italiana, circa la provenienza, il marchio e la sede del produttore/importatore.

Nel corso del controllo, infatti, le Fiamme Gialle hanno individuato e sequestrato migliaia di braccialetti, collane, ciondoli, perline, anelli, orecchini e piercing; in quest’ultimo caso, inoltre, non erano presenti nemmeno le indicazioni relative alla composizione degli accessori nonché ai rischi per la salute di chi li utilizza. Capita spesso che tale bigiotteria, oltre ad essere indossata a contatto con la pelle, venga anche inserita nella pelle stessa con il conseguente rischio di dermatiti ed allergie. Al riguardo è oltremodo opportuno richiamare il D. Lgs 206/2005, meglio noto come Codice del Consumo, laddove stabilisce che il consumatore deve essere informato sul prodotto o sul servizio che intende acquistare così da poter effettuare una scelta consapevole. Pertanto i prodotti o le confezioni degli stessi destinati alla vendita al pubblico devono riportare, chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni relative alla tipologia del prodotto, alla ragione sociale, alla sede legale del produttore o dell’importatore, al paese di origine nonché all’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle eventuali precauzioni e la destinazione d’uso utili ai fini di un utilizzo in sicurezza del prodotto. Al termine degli accertamenti sono stati sequestrati oltre 32.500 pezzi; il responsabile della violazione è stato altresì segnalato alla Camera di Commercio di Milano che quantificherà ed applicherà le previste sanzioni amministrative.

mo.c.

 

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