Germogliano in Cambogia i semi aronesi
ARONA - Una sala di musica dotata di strumenti è stata inaugurata in Cambogia solo qualche giorno fa. E’ l’ultimo seme germogliato in terra asiatica nato dai fondi che i colleghi di Vittorio Zenith - l’assicuratore aronese impegnato su più fronti nelle varie associazioni locali, scomparso nel gennaio 2014 - hanno raccolto lo scorso anno. Con i 1.650 euro è stata realizzata questa bella struttura per i ragazzi cambogiani. Una targa, in due lingue, con il suo nome e con immagini felici di Zenith insieme ai bambini del luogo ricorderà il suo essere presente per gli altri in quella terra. A darne l’annuncio, mercoledì scorso in collegamento con Skype, è stato Roberto Panetto, fratello laico della Don Bosco Children Foundation of Cambogia. Lo ha detto alla folta platea riunitasi nella giornata per ricordare l’assicuratore al Palacongressi Salina. Vittorio Zenith lo conobbe in un viaggio nel 2003 quando si recò in Cambogia per l’inaugurazione di un ospedale di Emergency (Zenith è stato uno dei fondatori della sezione locale); rimase colpito da quel Paese devastato dalla guerra civile. Dopo quell’esperienza il vulcanico Zenith decise di coinvolgere alcuni amici aronesi nella raccolta di giochi, medicinali e vestiti. Poi un primo viaggio e, nel 2009, venne fondata l’associazione Abc (Adozione bambini cambogiani). Tra loro anche Mario Brovelli, che per la settimana volta è tornato in Cambogia lo scorso 8 gennaio (rientrerà il prossimo 5 febbraio). Insieme a lui Lucia Angeretti, Angela Valsecchi, Anna Tedeschi. «Quando ti trovi in quella terra tocchi con mano la miseria, la povertà di tanti bambini sulle strade - hanno raccontato prima della partenza Brovelli e Angeretti – capisci che c’è bisogno di dare un aiuto concreto, soprattutto per più giovani. Moltissimi infatti sono i bambini che non vanno a scuola e che hanno bisogno di un sostegno». Sono 140 le famiglie dell’Aronese che sostengono con donazioni a distanza i ragazzi in difficoltà. Con un piccolo contributo annuale si garantisce assistenza scolastica ai piccoli cambogiani e percorsi di studio e formazione e l’insegnamento di un mestiere. Ogni anno il gruppo aronese si reca in Cambogia, un modo anche per verificare di persona in che modo vengono indirizzati i soldi delle donazioni. «In questi anni i progetti portati avanti dai salesiani sono stati moltissimi e l’aiuto per gli adulti del domani è forte -raccontano Mario e Lucia -. Molti dei ragazzi che prima studiavano ora sono diventati insegnanti e hanno trovato un lavoro». Grazie anche alle strutture realizzate, come la scuola alberghiera che è anche un hotel, un percorso di formazione di due anni dove imparare un mestiere. C’è poi la gelateria-ristorante aperta a Phnom Penh o la Guesthouse dove viene svolto un corso per infermieri, oltre alle scuole professionali come quelle per agronomi, meccanici, sarti, falegnami...
Maria Nausica Bucci
ARONA - Una sala di musica dotata di strumenti è stata inaugurata in Cambogia solo qualche giorno fa. E’ l’ultimo seme germogliato in terra asiatica nato dai fondi che i colleghi di Vittorio Zenith - l’assicuratore aronese impegnato su più fronti nelle varie associazioni locali, scomparso nel gennaio 2014 - hanno raccolto lo scorso anno. Con i 1.650 euro è stata realizzata questa bella struttura per i ragazzi cambogiani. Una targa, in due lingue, con il suo nome e con immagini felici di Zenith insieme ai bambini del luogo ricorderà il suo essere presente per gli altri in quella terra. A darne l’annuncio, mercoledì scorso in collegamento con Skype, è stato Roberto Panetto, fratello laico della Don Bosco Children Foundation of Cambogia. Lo ha detto alla folta platea riunitasi nella giornata per ricordare l’assicuratore al Palacongressi Salina. Vittorio Zenith lo conobbe in un viaggio nel 2003 quando si recò in Cambogia per l’inaugurazione di un ospedale di Emergency (Zenith è stato uno dei fondatori della sezione locale); rimase colpito da quel Paese devastato dalla guerra civile. Dopo quell’esperienza il vulcanico Zenith decise di coinvolgere alcuni amici aronesi nella raccolta di giochi, medicinali e vestiti. Poi un primo viaggio e, nel 2009, venne fondata l’associazione Abc (Adozione bambini cambogiani). Tra loro anche Mario Brovelli, che per la settimana volta è tornato in Cambogia lo scorso 8 gennaio (rientrerà il prossimo 5 febbraio). Insieme a lui Lucia Angeretti, Angela Valsecchi, Anna Tedeschi. «Quando ti trovi in quella terra tocchi con mano la miseria, la povertà di tanti bambini sulle strade - hanno raccontato prima della partenza Brovelli e Angeretti – capisci che c’è bisogno di dare un aiuto concreto, soprattutto per più giovani. Moltissimi infatti sono i bambini che non vanno a scuola e che hanno bisogno di un sostegno». Sono 140 le famiglie dell’Aronese che sostengono con donazioni a distanza i ragazzi in difficoltà. Con un piccolo contributo annuale si garantisce assistenza scolastica ai piccoli cambogiani e percorsi di studio e formazione e l’insegnamento di un mestiere. Ogni anno il gruppo aronese si reca in Cambogia, un modo anche per verificare di persona in che modo vengono indirizzati i soldi delle donazioni. «In questi anni i progetti portati avanti dai salesiani sono stati moltissimi e l’aiuto per gli adulti del domani è forte -raccontano Mario e Lucia -. Molti dei ragazzi che prima studiavano ora sono diventati insegnanti e hanno trovato un lavoro». Grazie anche alle strutture realizzate, come la scuola alberghiera che è anche un hotel, un percorso di formazione di due anni dove imparare un mestiere. C’è poi la gelateria-ristorante aperta a Phnom Penh o la Guesthouse dove viene svolto un corso per infermieri, oltre alle scuole professionali come quelle per agronomi, meccanici, sarti, falegnami...
Maria Nausica Bucci