Il caso

Gioco d’azzardo Piemonte: centrodestra vuole votare subito discusse modifiche a legge

La maggioranza di centrodestra che governa la Regione Piemonte ha chiesto di votare direttamente in aula, mercoledì 14 aprile, la nuova legge sul gioco d'azzardo.

Gioco d’azzardo Piemonte: centrodestra vuole votare subito discusse modifiche a legge
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La maggioranza di centrodestra che governa la Regione Piemonte ha chiesto di votare direttamente in aula, mercoledì 14 aprile, la nuova legge sul gioco d’azzardo. Un passaggio che ha fatto arrabbiare il Pd e le associazioni che da tempo si battono contro le modifiche al provvedimento attuale.

Lo riportano i colleghi di primabiella.it

Scontro su nuova legge

La nuova legge a prima firma Claudio Leone (Lega), non prevede, in particolare, la presenza di distanziometri. «La destra — attaccano i consiglieri dem Diego Sarno e Domenico Rossi — dopo aver contingentato i tempi sul bilancio previsionale 2021 attiva una seconda forzatura sulla legge sul gioco d’azzardo patologico. La legge doveva passare prima in commissione con la fase delle audizioni esterne e invece Cirio e tutta la sua maggioranza per rispondere alle pressioni delle lobby richiama in aula il testo a partire da mercoledì prossimo cancellando così una promessa del presidente del Consiglio Regionale Allasia, alle associazioni e realtà del territorio che dovevano essere ascoltare in commissione durante le audizioni. Perché? La destra ha paura del confronto?».

Riduzione di dipendenze da gioco

Il Partito democratico sostiene come un nuovo studio di Ires delle prime settimane del 2021 abbia confermato che, grazie all’entrata in vigore della legge regionale del 2016 sul gioco, in Piemonte si sia assistito alla contrazione del gioco fisico, alla diminuzione delle somme giocate e dei soldi persi dai piemontesi, alla riduzione dei casi presi in carico dai servizi per le dipendenze e a un aumento del gioco online inferiore a quello del resto del paese. «Ma la maggioranza di centrodestra la vuole cancellare».

La protesta

Per mercoledì 14 aprile 2021 le opposizioni stanno preparando una manifestazione con il sostegno di associazioni e cittadini.

Un aiuto per operare

Secondo quanto riferisce Jamma, il portale di riferimento del settore giochi, «si tratta dell’ennesima fake montata ad arte per ragioni, crediamo, forse di tipo politico. La proposta di legge a firma Leone non agevola in nessun modo il proliferare di offerta di gioco, al contrario. Fa salva la norma approvata nel 2016 (giunta Chiamparino) che introduce distanze minime tra gli esercizi commerciali che installano slot e una lunga serie di luoghi sensibili.

Questo vuol dire che non potrà essere autorizzata l’installazione di apparecchi da gioco a meno che non rispettino le distanze minime previste. La modifica consentirebbe solo alle attività autorizzate al momento dell’entrata in vigore della norma, 2016, di poter continuare ad operare. Del resto si tratta di attività autorizzate a livello statale, attraverso una concessione rilasciata dal Mef- Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Di fatto si tratta di una modifica che corregge, a nostro avviso, l’anomalia di una norma che ha effetto retroattivo, così da pregiudicare gli investimenti, legittimi, di moltissimi imprenditori».

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