Grande commozione per l’ultimo saluto a Giampaolo Ferrari
NOVARA – La chiesa parrocchiale di San Martino non ha potuto contenere tutte le persone che, oggi pomeriggio, mercoledì 20 aprile, hanno voluto partecipare ai funerali di Giampaolo Ferrari, 67 anni, vice presidente e amministratore delegato della Comoli Ferrari, scomparso lunedì mattina dopo aver lottato per due anni con la malattia. Tantissimi i presenti, tanto che il sagrato della chiesa era già gremito di gente oltre mezz’ora prima dei funerali. Tra i presenti, Fabio Leonardi, amministratore delegato della Igor Gorgonzola, suor Giovanna Saporiti, presidente della Igor Volley, Aureliano Curini dell’Ain, Cesare Ponti, presidente della Fondazione Comunità del Novarese onlus.
A ricordare l’uomo Ferrari, a chiusura delle esequie, il figlio Paolo. “Il mondo è diventato più buio da quando non ci sei più. Si è spento il mio faro. Papà era il mio eroe, la nostra luce. Ha lottato come un guerriero e mai si è lamentato”. Un ricordo anche alla moglie dell’ingegnere, Maria Teresa: “grazie di essere stata accanto al mio papà sino all’ultimo respiro”.
mo.c.
Per saperne di più leggi l’articolo completo sul Corriere di Novara in edicola giovedì 21 aprile
NOVARA – La chiesa parrocchiale di San Martino non ha potuto contenere tutte le persone che, oggi pomeriggio, mercoledì 20 aprile, hanno voluto partecipare ai funerali di Giampaolo Ferrari, 67 anni, vice presidente e amministratore delegato della Comoli Ferrari, scomparso lunedì mattina dopo aver lottato per due anni con la malattia. Tantissimi i presenti, tanto che il sagrato della chiesa era già gremito di gente oltre mezz’ora prima dei funerali. Tra i presenti, Fabio Leonardi, amministratore delegato della Igor Gorgonzola, suor Giovanna Saporiti, presidente della Igor Volley, Aureliano Curini dell’Ain, Cesare Ponti, presidente della Fondazione Comunità del Novarese onlus.
A ricordare l’uomo Ferrari, a chiusura delle esequie, il figlio Paolo. “Il mondo è diventato più buio da quando non ci sei più. Si è spento il mio faro. Papà era il mio eroe, la nostra luce. Ha lottato come un guerriero e mai si è lamentato”. Un ricordo anche alla moglie dell’ingegnere, Maria Teresa: “grazie di essere stata accanto al mio papà sino all’ultimo respiro”.
mo.c.
Per saperne di più leggi l’articolo completo sul Corriere di Novara in edicola giovedì 21 aprile