«Ha fatto la storia della nostra città»

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ARONA - Nella cappella di famiglia custodita all’interno del cimitero di Arona è stata accolta la salma di Giberto Borromeo Arese (nella foto con il sindaco di Arona Gusmeroli alla riapertura della Rocca). Il principe è scomparso improvvisamente per un malore lunedì 16 febbraio all’età di 82 anni. Riposerà insieme ai discendenti del casato Borromeo, lui che fra i suoi antenati più illustri annovera San Carlo e il cardinale Federico. Dopo il funerale, svoltosi a Milano nella chiesa di Santa Maria della Passione, il feretro è arrivato nella città del Sancarlone mercoledì pomeriggio dove, dopo la benedizione di don Giuseppe Volpati, la sepoltura è avvenuta al di sotto della tomba del padre Vitaliano. 

ARONA - Nella cappella di famiglia custodita all’interno del cimitero di Arona è stata accolta la salma di Giberto Borromeo Arese (nella foto con il sindaco di Arona Gusmeroli alla riapertura della Rocca). Il principe è scomparso improvvisamente per un malore lunedì 16 febbraio all’età di 82 anni. Riposerà insieme ai discendenti del casato Borromeo, lui che fra i suoi antenati più illustri annovera San Carlo e il cardinale Federico.
Dopo il funerale, svoltosi a Milano nella chiesa di Santa Maria della Passione, il feretro è arrivato nella città del Sancarlone mercoledì pomeriggio dove, dopo la benedizione di don Giuseppe Volpati, la sepoltura è avvenuta al di sotto della tomba del padre Vitaliano. Un rispettoso silenzio l’ha accompagnato per l’ultimo viaggio, quello più intimo e riservato della sua famiglia – la moglie principessa Bona, i due figli, i conti Vitaliano e Federico con le mogli e i nipoti (tra gli altri presenti anche Lavinia e Jonh Elkann) - e dei collaboratori che per anni hanno lavorato a stretto contatto con lui. Sul feretro una composizione floreale e all’ingresso fiori raccolti dai giardinieri delle Isole Borromee, un delicato omaggio al suo ricordo. Diversi i beni sul lago Maggiore di cui i Borromeo sono proprietari, come l’Isola Madre, il palazzo dell’Isola Bella, i castelli di Cannero e quello di Angera. Ad Arona i Borromeo sono proprietari di un palazzo e della Rocca. E proprio qui il principe era venuto in occasione della riapertura che, dopo una serie di trattative con l’attuale amministrazione, attraverso un accordo di comodato d’uso è stata di fatto riaperta dopo dieci anni. Il sindaco Alberto Gusmeroli - insieme all’assessore Federico Monti e alla consigliera Marina Grassani e alla presidente del consiglio Maria Lina Bocchetta, presente anche a Milano con il gonfalone del Comune - ha atteso l’arrivo del feretro.
«La sua scomparsa è una perdita per tutti, un vero dispiacere. Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo e di apprezzare le sue doti umane e professionali in occasione dell’accordo che ha reso nuovamente fruibile la Rocca di Arona, siglato presso l’aula magna del Comune nel gennaio 2011 – ha detto Gusmeroli- Una persona signorile, capace e preparata che con la sua importantissima famiglia ha fatto la storia di Arona ed è nella storia della nostra città».

Maria Nausica Bucci

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