Il caso

I castellettesi sono sempre meno numerosi: quota 10mila è lontana

A pesare è soprattutto il calo del numero di persone trasferite e di immigrati

I castellettesi sono sempre meno numerosi: quota 10mila è lontana
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I castellettesi sono ancora meno rispetto agli anni scorsi: gli ultimi dati dell'ufficio demografico non lasciano spazio a dubbi.

I castellettesi sotto quota 10mila

Dopo un anno particolare come quello che si è appena concluso sarebbe stato difficile aspettarsi un epilogo diverso, ma la notizia dell’ulteriore calo della popolazione registrato nel corso del 2020 colpisce, e non poco. Se infatti al termine del 2019 la popolazione castellettese, pur rimanendo sotto alla soglia psicologica dei 10mila abitanti, era comunque cresciuta rispetto all’anno precedente, nel 2020 è stato registrato un nuovo calo. Il totale dei castellettesi era di 9.915 abitanti al termine del 2018, ma il numero era già salito fino a quota 9.927 alla vigilia del 2020. Gli ultimi dati registrati dall’ufficio anagrafe del Comune invece testimoniano un ulteriore calo fino a 9.901 residenti.

Mancano immigrati e trasferimenti

A pesare sul dato generale non è solamente il saldo naturale (cioè la differenza tra nati e morti) che nel corso del 2020 è rimasto relativamente fisso nonostante la pandemia, ma soprattutto la statistica sulle iscrizioni e cancellazioni dall’anagrafe. Se infatti nel corso del 2019, a fronte di 462 nuovi iscritti (dato che somma gli immigrati dall’estero e da altri Comuni), le cancellazioni erano state 413, con un saldo di +49 unità, nel 2020 gli iscritti sono stati 417 e i cancellati 404, per un saldo positivo che si assottiglia a soli 13 abitanti. Sicuramente il 2020 non è stato un anno che ha favorito la mobilità tra comuni diversi, né tantomeno ha incoraggiato chi sceglie di emigrare verso l’Italia, ma questo dato segna un nuovo calo nel numero di residenti. Una tendenza di lungo periodo che si registra in paese almeno dal 2013.

Il punto di vista del sindaco

Non sembra preoccupato da questi dati il sindaco di Castelletto, Massimo Stilo. "E’ una tendenza che non mi allarma - dice il primo cittadino - chiaramente viviamo una fase di arresto del processo di crescita che era iniziato soprattutto negli anni del grande sviluppo di Malpensa. E poi, come è ovvio che sia, la pandemia non incentiva di certo la mobilità delle persone. La soglia dei 10mila abitanti è importante dal punto di vista simbolico, ma l’abbiamo raggiunta negli anni in cui Malpensa funzionava a pieno regime, quando tutto l’indotto del trasporto aereo aveva bisogno di appoggi logistici sul territorio. In quella fase Castelletto è stata valorizzata per la sua posizione alle porte della Lombardia, per i servizi e per la vicinanza con l’aeroporto. In un momento in cui lo scalo è praticamente fermo, anche la nostra crescita si arresta. Un po’ come accadde a Bellinzago e Cameri dopo il boom provocato dallo sviluppo delle caserme".

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