I migranti “portano” 322mila euro

I migranti “portano” 322mila euro
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NOVARA - Dal Governo un “tesoretto” di 322 mila euro al Comune di Novara (a fronte di somma complessiva di 100 milioni) per aver accolto, nel corso del 2016, oltre seicento richiedenti asilo. Conti alla mano, si tratta in contributo di 500 euro pro capite. “Pecunia non olet”, la locuzione latina che la tradizione attribuisce nientemeno che a Vespasiano, per aver tassato l’urina raccolta nelle latrine gestite da privati garantendo così un forte gettito nelle casse imperiali, potrebbe calzare a pennello di fronte a questa entrata inaspettata nelle casse comunali novaresi. E che l’Amministrazione a guida leghista, a differenza di quanto “suggerito” da qualche autorevole esponente del partito di Matteo Salvini, ha accettato di buon grado. Tanto è bastato in ogni caso per adottare una delibera di variazione al Bilancio di previsione 2017-2019, rivelatasi il piatto forte della seduta del Consiglio comunale che ha impegnato l’intera giornata di giovedì.
«Si tratta di un trasferimento di “premialità” - ha spiegato l’assessore al Bilancio Silvana Moscatelli - che lo Stato ha destinato a quegli Enti che hanno avuto sul loro territorio la presenza di immigrati. Alle singole Amministrazioni è consentito l’utilizzo di queste risorse in maniera libera e non condizionata». I settori sui quali la Giunta ha dunque puntato i suoi interventi sono cultura, scuola, sicurezza e i cosiddetti “cantieri di lavoro”. Proprio a questi ultimi è stata destinata la parte più consistente - 135 mila euro - della somma: «La volontà di questa Amministrazione - ha detto ancora Moscatelli - è quella di aumentare il numero di addetti che oggi godono di questa opportunità (una ventina, ndr) e di raddoppiarli». Ventimila euro saranno destinati alla cultura per finanziare manifestazioni estive, 70 mila all’asilo "Negroni" «per compensare la situazione di disavanzo accertata fra entrate e costi del servizio», 40 mila al Civico Istituto musicale “Brera”  e 80 mila al settore della sicurezza. Risorse che saranno messe a disposizione della Polizia locale «per rinnovare il vestiario e l’acquisto anche di nuove attrezzature». Sul fronte degli investimenti, invece il Comune di Novara parteciperà a un bando regionale (con una dotazione di 720 mila euro) presentano un progetto di pista ciclabile del valore di 400 mila: «Il bando prevede il finanziamento del 50%; per l’altra metà provvederà il Comune con risorse proprie attraverso un avanzo». La zona interessata, ha avuto poi modo di illustrare lo stesso sindaco Canelli, «è quella che da viale Giulio Cesare si congiungerà a viale Galileo Galilei, andando così a completare un “anello” in un importante settore semiperiferico della città».
Al di là dell’unanime soddisfazione, il successivo dibattito ha finito per manifestare ancora una volta le diverse posizioni politiche. Da una parte la minoranza, per bocca dei “dem” Andrea Ballaré e Rossano Pirovano, per la quale «l’attuale Amministrazione riesce a mantenere una parte della promesse fatte in campagna elettorale grazie ai soldi dei migranti»; dall’altra la maggioranza, Lega Nord, in testa, che ha però voluto subito precisare, come «questi soldi non li rifiutiamo - così Alessandro Canelli - ma la nostra posizione sulle politiche migratorie non cambia». «Occorre bloccare immediatamente gli sbarchi - ha aggiunto il capogruppo del “Carroccio” Matteo Marnati - e rispedire indietro coloro che non hanno il permesso di entrare nel nostro Paese o che non fuggono da territori in stato di guerra». Di «passo avanti, anche se stiamo parlando di gocce in un mare» ha detto Valter Mattiuz (“Forza Novara”), mentre per l’altro leghista Mauro Franzinelli «evidentemente lo Stato si sente in colpa e cerca in qualche modo di placare le proteste con risorse che ».
Critico sulla destinazione dei fondi si è mostrato invece Daniele Andretta (”Io, Novara”): «Sono soldi che potevano essere utilizzati in maniera più “forte”. I “contratti di cantiere” rappresentano una sorta di guerra tra poveri. Il sindaco sceglie di fare tante piccole cose, ma sarebbe stato più opportuno destinare queste risorse ad un maggiore controllo sull’immigrazione». Sulla stessa linea si sono espressi anche i “pentastellati”,per i quali, come spiegato da Mario Iacopino, «sarebbe stato meglio incrementare il fondo per le morosità Atc».
Il documento è stato comunque approvato con i venti sì della maggioranza e dieci astensioni.
Luca Mattioli

NOVARA - Dal Governo un “tesoretto” di 322 mila euro al Comune di Novara (a fronte di somma complessiva di 100 milioni) per aver accolto, nel corso del 2016, oltre seicento richiedenti asilo. Conti alla mano, si tratta in contributo di 500 euro pro capite. “Pecunia non olet”, la locuzione latina che la tradizione attribuisce nientemeno che a Vespasiano, per aver tassato l’urina raccolta nelle latrine gestite da privati garantendo così un forte gettito nelle casse imperiali, potrebbe calzare a pennello di fronte a questa entrata inaspettata nelle casse comunali novaresi. E che l’Amministrazione a guida leghista, a differenza di quanto “suggerito” da qualche autorevole esponente del partito di Matteo Salvini, ha accettato di buon grado. Tanto è bastato in ogni caso per adottare una delibera di variazione al Bilancio di previsione 2017-2019, rivelatasi il piatto forte della seduta del Consiglio comunale che ha impegnato l’intera giornata di giovedì.
«Si tratta di un trasferimento di “premialità” - ha spiegato l’assessore al Bilancio Silvana Moscatelli - che lo Stato ha destinato a quegli Enti che hanno avuto sul loro territorio la presenza di immigrati. Alle singole Amministrazioni è consentito l’utilizzo di queste risorse in maniera libera e non condizionata». I settori sui quali la Giunta ha dunque puntato i suoi interventi sono cultura, scuola, sicurezza e i cosiddetti “cantieri di lavoro”. Proprio a questi ultimi è stata destinata la parte più consistente - 135 mila euro - della somma: «La volontà di questa Amministrazione - ha detto ancora Moscatelli - è quella di aumentare il numero di addetti che oggi godono di questa opportunità (una ventina, ndr) e di raddoppiarli». Ventimila euro saranno destinati alla cultura per finanziare manifestazioni estive, 70 mila all’asilo "Negroni" «per compensare la situazione di disavanzo accertata fra entrate e costi del servizio», 40 mila al Civico Istituto musicale “Brera”  e 80 mila al settore della sicurezza. Risorse che saranno messe a disposizione della Polizia locale «per rinnovare il vestiario e l’acquisto anche di nuove attrezzature». Sul fronte degli investimenti, invece il Comune di Novara parteciperà a un bando regionale (con una dotazione di 720 mila euro) presentano un progetto di pista ciclabile del valore di 400 mila: «Il bando prevede il finanziamento del 50%; per l’altra metà provvederà il Comune con risorse proprie attraverso un avanzo». La zona interessata, ha avuto poi modo di illustrare lo stesso sindaco Canelli, «è quella che da viale Giulio Cesare si congiungerà a viale Galileo Galilei, andando così a completare un “anello” in un importante settore semiperiferico della città».
Al di là dell’unanime soddisfazione, il successivo dibattito ha finito per manifestare ancora una volta le diverse posizioni politiche. Da una parte la minoranza, per bocca dei “dem” Andrea Ballaré e Rossano Pirovano, per la quale «l’attuale Amministrazione riesce a mantenere una parte della promesse fatte in campagna elettorale grazie ai soldi dei migranti»; dall’altra la maggioranza, Lega Nord, in testa, che ha però voluto subito precisare, come «questi soldi non li rifiutiamo - così Alessandro Canelli - ma la nostra posizione sulle politiche migratorie non cambia». «Occorre bloccare immediatamente gli sbarchi - ha aggiunto il capogruppo del “Carroccio” Matteo Marnati - e rispedire indietro coloro che non hanno il permesso di entrare nel nostro Paese o che non fuggono da territori in stato di guerra». Di «passo avanti, anche se stiamo parlando di gocce in un mare» ha detto Valter Mattiuz (“Forza Novara”), mentre per l’altro leghista Mauro Franzinelli «evidentemente lo Stato si sente in colpa e cerca in qualche modo di placare le proteste con risorse che ».
Critico sulla destinazione dei fondi si è mostrato invece Daniele Andretta (”Io, Novara”): «Sono soldi che potevano essere utilizzati in maniera più “forte”. I “contratti di cantiere” rappresentano una sorta di guerra tra poveri. Il sindaco sceglie di fare tante piccole cose, ma sarebbe stato più opportuno destinare queste risorse ad un maggiore controllo sull’immigrazione». Sulla stessa linea si sono espressi anche i “pentastellati”,per i quali, come spiegato da Mario Iacopino, «sarebbe stato meglio incrementare il fondo per le morosità Atc».
Il documento è stato comunque approvato con i venti sì della maggioranza e dieci astensioni.
Luca Mattioli

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