Il cellulare: strumento utile, ma pieno di insidie
A Oleggio incontro con gli studenti per un uso consapevole.

Il cellulare strumento utile, ma pieno di insidie. Questo il tema della giornata dal titolo “Papà perché non mi compri il cellulare?”, tenutasi ad Oleggio e dedicato all'uso delle tecnologie in modo consapevole. Un incontro rivolto ai ragazzi dell'Omar e della scuola media Verjus con Claudio Molinari e Nicola Limardo.
Il cellulare: fondamentale un uso consapevole
La conferenza nasce da un'idea della docente Lara Caffi per chiarire quali sono i possibili rischi di utilizzo del telefono cellulare, per favorire così un uso più consapevole del dispositivo. Il cellulare è uno strumento utile, ma pieno di insidie. “Oggi tutti noi possediamo almeno un telefono cellulare, ma purtroppo è sempre più in aumento il numero di bambini dotati di questi apparecchi - dice Nicola Limardo - Nessun genitore, però, pensa di andare a indagare sui possibili effetti nocivi che un cellulare può provocare a un ragazzino, derivanti dalle alterazione che un utilizzo scorretto dello strumento può causare. Si pensi per esempio ai disturbi visivi e anche al fenomeno del cyberbullismo. Per risolverli e prevenirli occorre conoscere lo strumento e utilizzare piccoli accorgimenti che permettano all'utente di dominarlo".
Il cellulare: "Levatelo dalla testa"
Durante l'incontro sono stati presentati anche i risultati di una ricerca proposta nelle scuole oleggesi nel 2016/2017, dalla quale l'Amministrazione ha voluto poi creare una locandina “Levatelo dalla testa” da distribuire per chiarire in poche immagini alcuni accorgimenti da adottare (non appoggiare il telefono alla testa, utilizzare auricolari a filo o vivavoce, per esempio). I dati raccolti dicono che più della metà delle famiglie intervistate, possiedono un cellulare pro capite, per il tablet la media passa invece a uno per famiglia. Il 73% possiede internet a casa; sulla conoscenza e gli accorgimenti adottati per prevenire i danni delle radiazioni elettromagnetiche i dati invece fanno riflette: “Molti anche se conoscono - dichiara Andrea Baldassini , vice sindaco – non prendono precauzioni. Per il 13% si spegne il wifi di notte, il 34% cerca di limitare l'uso del cellulare e solo l'8,7% prende provvedimenti come la distanza, gli auricolari e il vivavoce”. Piccoli accorgimenti che ,però, possono fare la differenza.
Silvia Biasio