Il centralino del Comune di Galliate dal 2015 “parla” in dialetto

Il centralino del Comune di Galliate dal 2015 “parla” in dialetto
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GALLIATE - Ricordare storia e tradizioni locali, ma anche risparmiare. Da quest’anno chi telefona al Comune di Galliate e deve rimanere in attesa, non ascolterà una delle tradizionali musiche “da centralino”, ma una delle più note canzoni dialettali galliatesi. Si tratta "Gajà e i so bumbón", la celebre melodia dedicata al “gramolino” (nella foto), il dolce tipico locale.  «L’idea - dice il sindaco Davide Ferrari - mi è stata lanciata da un cittadino, Ilario Garzulano, nipote di Antonio, uno tra i più famosi poeti dialettali locali. Quando i cittadini ti danno queste idee mi sento felice di essere il loro sindaco.  Mettere le canzoni in dialetto come musica di attesa sul centralino del Comune mi è sembrata davvero una proposta interessante e, da quest’anno, sarà realtà. Inoltre, ci consentirà di risparmiare poco meno di 200 euro di Siae all'anno, che finora venivano versati per i diritti del brano precedentemente utilizzato. Non è una grossa cifra, ma è comunque qualcosa...».

GALLIATE - Ricordare storia e tradizioni locali, ma anche risparmiare. Da quest’anno chi telefona al Comune di Galliate e deve rimanere in attesa, non ascolterà una delle tradizionali musiche “da centralino”, ma una delle più note canzoni dialettali galliatesi. Si tratta "Gajà e i so bumbón", la celebre melodia dedicata al “gramolino” (nella foto), il dolce tipico locale.  «L’idea - dice il sindaco Davide Ferrari - mi è stata lanciata da un cittadino, Ilario Garzulano, nipote di Antonio, uno tra i più famosi poeti dialettali locali. Quando i cittadini ti danno queste idee mi sento felice di essere il loro sindaco.  Mettere le canzoni in dialetto come musica di attesa sul centralino del Comune mi è sembrata davvero una proposta interessante e, da quest’anno, sarà realtà. Inoltre, ci consentirà di risparmiare poco meno di 200 euro di Siae all'anno, che finora venivano versati per i diritti del brano precedentemente utilizzato. Non è una grossa cifra, ma è comunque qualcosa...».

La canzone “Gajà e i so bumbón” risale al carnevale del 1939: parole di “Casinón”, musica di Venuto. Protagonista è proprio lui, il celebre dolce, le cui prime notizie risalgono al 1909: “Teuci i paisi cumè Gajà ina a sò spécialità: chi i turón o i biscutîn, ma nü jûma i gramulîn”, recita il testo, il cui ritornello (tradotto in italiano) è un vero e proprio inno alla “galliatesità”: “Viva la nostra specialità, propria tutta galliatese, i forestieri li fanno tutti bruciati oppure non cotti; lasciateli fare da noi, ma mangiateli anche voi, nel marsala o nel vino da intingere è il gramolino”.

 Laura Cavalli

 

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