Il Comune di Borgomanero decide di limitare l’orario dei videopoker

Il Comune di Borgomanero decide di limitare l’orario dei videopoker
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BORGOMANERO - Proprio mentre l’Amministrazione comunale sta valutando la possibilità di adottare un provvedimento per limitare l’uso dei videopoker installati nelle sale giochi o nei bar cittadini, oggi sabato 13 giugno alle 17 in via Gozzano 37 verrà inaugurata “Winners players” (letteralmente “giocatori vincitori”), una nuova sala giochi dotata di aria condizionata e anche di un locale per i fumatori. Il titolare è Lu Sunbiao, 37 anni, originario della Repubblica Popolare Cinese, da diciassette residente nel borgomanerese dove, prima di mettersi in proprio, ha lavorato come operaio in una rubinetteria della zona. 

Pur parlando un italiano incerto è perfettamente consapevole che gli amministratori locali nell’ambito di un programma avviato tempo fa, finalizzato a contrastare il fenomeno della “ludopatia”, la malattia del gioco, vorrebbero consentire l’uso dei videopoker solo in due fasce orarie: dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. La decisione è stata votata all’unanimità lo scorso 21 maggio dal Consiglio comunale che ha dato mandato al sindaco Anna Tinivella di emettere una specifica ordinanza sulla falsariga di quelle adottate da altri Comuni tra cui Milano e di trasmetterne copia ai sindaci della zona invitandoli a fare altrettanto. Contro l’ipotesi di limitare l’orario dei videopoker alcuni esercenti, in primis Giuseppe D’Antuono, titolare in corso Cavour di una rivendita di generi di monopolio, avevano manifestato il loro dissenso. «I consiglieri comunali – ci aveva detto D’Antuono – forse non sanno che la gestione dei videopoker è normata da una legge dello Stato e che è proprio lo Stato il soggetto che più di tutti ci guadagna dalla gestione delle slot attraverso l’incasso dell’80% delle somme giocate». 

Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Lu Sunbiao che comunque preferisce attendere gli sviluppi della vicenda. «Se ci lasciano lavorare  senza limitazioni di orario – taglia corto – in futuro ci potrebbe essere anche la possibilità di assumere del personale. Se invece l’utilizzo verrà limitato a solo otto ore giornaliere chiuderò i battenti e trasferirò l’attività altrove». 

c.p.

BORGOMANERO - Proprio mentre l’Amministrazione comunale sta valutando la possibilità di adottare un provvedimento per limitare l’uso dei videopoker installati nelle sale giochi o nei bar cittadini, oggi sabato 13 giugno alle 17 in via Gozzano 37 verrà inaugurata “Winners players” (letteralmente “giocatori vincitori”), una nuova sala giochi dotata di aria condizionata e anche di un locale per i fumatori. Il titolare è Lu Sunbiao, 37 anni, originario della Repubblica Popolare Cinese, da diciassette residente nel borgomanerese dove, prima di mettersi in proprio, ha lavorato come operaio in una rubinetteria della zona. 

Pur parlando un italiano incerto è perfettamente consapevole che gli amministratori locali nell’ambito di un programma avviato tempo fa, finalizzato a contrastare il fenomeno della “ludopatia”, la malattia del gioco, vorrebbero consentire l’uso dei videopoker solo in due fasce orarie: dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. La decisione è stata votata all’unanimità lo scorso 21 maggio dal Consiglio comunale che ha dato mandato al sindaco Anna Tinivella di emettere una specifica ordinanza sulla falsariga di quelle adottate da altri Comuni tra cui Milano e di trasmetterne copia ai sindaci della zona invitandoli a fare altrettanto. Contro l’ipotesi di limitare l’orario dei videopoker alcuni esercenti, in primis Giuseppe D’Antuono, titolare in corso Cavour di una rivendita di generi di monopolio, avevano manifestato il loro dissenso. «I consiglieri comunali – ci aveva detto D’Antuono – forse non sanno che la gestione dei videopoker è normata da una legge dello Stato e che è proprio lo Stato il soggetto che più di tutti ci guadagna dalla gestione delle slot attraverso l’incasso dell’80% delle somme giocate». 

Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Lu Sunbiao che comunque preferisce attendere gli sviluppi della vicenda. «Se ci lasciano lavorare  senza limitazioni di orario – taglia corto – in futuro ci potrebbe essere anche la possibilità di assumere del personale. Se invece l’utilizzo verrà limitato a solo otto ore giornaliere chiuderò i battenti e trasferirò l’attività altrove». 

c.p.

 

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