Il “Frecciabianca” da domenica non ferma più Novara e Vercelli

Il “Frecciabianca” da domenica non ferma più Novara e Vercelli
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Qualcuno si dimostra ancora speranzoso, altri più rassegnati hanno iniziato il “countdown” all’avvio del piano di soppressione dei “Frecciabianca” dalla linea storica Torino - Milano per “dirottarli” su quella ad Alta Velocità, trasformandoli a tutti gli effetti in “Frecciarossa”. I più, invece, sono stati letteralmente colti di sorpresa di fronte al diffondersi della notizia.
E’ confermato che da domenica 11 settembre altri due “Frecciabianca” non fermeranno a Novara e Vercelli. Sarebbero il treno 9712 Venezia Santa Lucia - Torino Porta Nuova (che parte dal capoluogo lagunare alle 8.50 per arrivare, dopo dieci fermate, inclusa quella a Novara delle 12.17, all’ombra della Mole alle 13.25) e il 9733, con percorso inverso (partenza da Torino alle 14.10, fermata a Novara alle 15.11 e arrivo a destinazione alle 18.40). Al momento in cui scriviamo è ancora possibile prenotare e acquistare il biglietto “online” sul sito internet di “Trenitalia”, ma c’è chi giura che la cosa sia già diventata impossibile, almeno allo sportello…  Così come per alcune altre corse, a seconda della fascia oraria prescelta, compare già l’indicazione del percorso consigliato che abbina l’utilizzo di un “regionale veloce” con cambio alla “Centrale” di Milano.
Tutti lo sanno ma nessuno lo dice, men che meno “Trenitalia”, che, come ammette amaramente Mario Fedeli, portavoce di un gruppo di pendolari novaresi, «ha da sempre il brutto vezzo di trattare i viaggiatori non come “clienti” ma unicamente come “utenti”». Per ora, nessuna comunicazione «è ancora giunta a noi pendolari - ha proseguito - né attraverso i vari messaggi fonici a bordo dei convogli né attraverso le varie forme di cartellonistica. Siamo ancora fermi alle notizie che riguardano la conferma delle corse con la fermata a Novara nelle cosiddette “fasce protette”, al mattino e nel tardo pomeriggio, a discapito di quelle negli orari centrali della giornata. Questo almeno sino all’entrata in vigore dell’orario invernale. Quello che posso aggiungere - ha concluso amaramente Fedeli - è che con il mese di settembre sono cominciati nuovamente i… ritardi. I dieci minuti o il quarto d’ora sono ormai quasi sempre all’ordine del giorno, con tutti i disagi che possono derivare per che deve prendere il treno per ragioni di lavoro come noi».
Luca Mattioli

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 8 settembre 2016 

Qualcuno si dimostra ancora speranzoso, altri più rassegnati hanno iniziato il “countdown” all’avvio del piano di soppressione dei “Frecciabianca” dalla linea storica Torino - Milano per “dirottarli” su quella ad Alta Velocità, trasformandoli a tutti gli effetti in “Frecciarossa”. I più, invece, sono stati letteralmente colti di sorpresa di fronte al diffondersi della notizia.
E’ confermato che da domenica 11 settembre altri due “Frecciabianca” non fermeranno a Novara e Vercelli. Sarebbero il treno 9712 Venezia Santa Lucia - Torino Porta Nuova (che parte dal capoluogo lagunare alle 8.50 per arrivare, dopo dieci fermate, inclusa quella a Novara delle 12.17, all’ombra della Mole alle 13.25) e il 9733, con percorso inverso (partenza da Torino alle 14.10, fermata a Novara alle 15.11 e arrivo a destinazione alle 18.40). Al momento in cui scriviamo è ancora possibile prenotare e acquistare il biglietto “online” sul sito internet di “Trenitalia”, ma c’è chi giura che la cosa sia già diventata impossibile, almeno allo sportello…  Così come per alcune altre corse, a seconda della fascia oraria prescelta, compare già l’indicazione del percorso consigliato che abbina l’utilizzo di un “regionale veloce” con cambio alla “Centrale” di Milano.
Tutti lo sanno ma nessuno lo dice, men che meno “Trenitalia”, che, come ammette amaramente Mario Fedeli, portavoce di un gruppo di pendolari novaresi, «ha da sempre il brutto vezzo di trattare i viaggiatori non come “clienti” ma unicamente come “utenti”». Per ora, nessuna comunicazione «è ancora giunta a noi pendolari - ha proseguito - né attraverso i vari messaggi fonici a bordo dei convogli né attraverso le varie forme di cartellonistica. Siamo ancora fermi alle notizie che riguardano la conferma delle corse con la fermata a Novara nelle cosiddette “fasce protette”, al mattino e nel tardo pomeriggio, a discapito di quelle negli orari centrali della giornata. Questo almeno sino all’entrata in vigore dell’orario invernale. Quello che posso aggiungere - ha concluso amaramente Fedeli - è che con il mese di settembre sono cominciati nuovamente i… ritardi. I dieci minuti o il quarto d’ora sono ormai quasi sempre all’ordine del giorno, con tutti i disagi che possono derivare per che deve prendere il treno per ragioni di lavoro come noi».
Luca Mattioli

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 8 settembre 2016 

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