Il timore per il futuro del figlio dietro l'omicidio di Vespolate

Il timore per il futuro del figlio dietro l'omicidio di Vespolate
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VESPOLATE, C'è, con ogni probabilità, la paura per il futuro del figlio una volta che lui, il papà, non ci sarebbe stato più, dietro alla tragedia che si è consumata nella serata di lunedì 7 novembre in un'abitazione di corso Garibaldi, a Vespolate, nel Novarese, a pochi passi dal semaforo. Qui, come scritto nel precedente articolo, Pietro Spina, di 54 anni, ha ucciso, a quanto pare soffocandolo nel sonno, il figlio Andrea di 22 anni, autistico. Ha poi tentato di togliersi la vita con il gas e alcuni medicinali. A dare l'allarme, verso le 22, un parente, lo zio, che li aspettava per cena. Sul posto i militari dell'Arma, che hanno sequestrato la zona ed effettuato i rilievi, con il personale della Scientifica, per capire la dinamica del delitto. L'uomo è stato portato in ospedale a Novara. Non risulta essere in pericolo di vita. Durante la settimana il giovane era affidato a una struttura. Rientrava poi a casa dal padre solo per alcuni giorni. I due, padre e figlio, vivevano da soli. La madre, che, col padre si era sempre preoccupata per trovare un aiuto per il figlio nel 'dopo di loro', seguiti in questo dall'Angsa, è morta un anno e mezzo fa.Monica Curino

VESPOLATE, C'è, con ogni probabilità, la paura per il futuro del figlio una volta che lui, il papà, non ci sarebbe stato più, dietro alla tragedia che si è consumata nella serata di lunedì 7 novembre in un'abitazione di corso Garibaldi, a Vespolate, nel Novarese, a pochi passi dal semaforo. Qui, come scritto nel precedente articolo, Pietro Spina, di 54 anni, ha ucciso, a quanto pare soffocandolo nel sonno, il figlio Andrea di 22 anni, autistico. Ha poi tentato di togliersi la vita con il gas e alcuni medicinali. A dare l'allarme, verso le 22, un parente, lo zio, che li aspettava per cena. Sul posto i militari dell'Arma, che hanno sequestrato la zona ed effettuato i rilievi, con il personale della Scientifica, per capire la dinamica del delitto. L'uomo è stato portato in ospedale a Novara. Non risulta essere in pericolo di vita. Durante la settimana il giovane era affidato a una struttura. Rientrava poi a casa dal padre solo per alcuni giorni. I due, padre e figlio, vivevano da soli. La madre, che, col padre si era sempre preoccupata per trovare un aiuto per il figlio nel 'dopo di loro', seguiti in questo dall'Angsa, è morta un anno e mezzo fa.Monica Curino

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