In 24 a processo per ‘voto di scambio’. Tra loro l’ex assessore Giuliano

In 24 a processo per ‘voto di scambio’. Tra loro l’ex assessore Giuliano
Pubblicato:

NOVARA, Seconda udienza, martedì mattina, per il processo relativo all’inchiesta sul voto di scambio del 2011 che vede come principale imputato Raimondo Giuliano, 52 anni, ex assessore all’Istruzione nella giunta Giordano e consigliere comunale di opposizione nell’ex amministrazione Ballarè. Con lui alla sbarra ci sono altre 23 persone. Essenzialmente ci sono state le richieste istruttorie del pm e dei difensori dei 24. E’ stata poi disposta la trascrizione di una trentina di pagine di sms, incaricando un perito di Milano, che depositerà il lavoro un cinque-sei giorni prima della prossima udienza, fissata già al 28 marzo. In quest’occasione saranno ascoltati i primi testi del pm. In calendario poi udienze anche l’11 aprile e il 2 maggio. I fatti finiti nell’inchiesta risalgono a maggio e giugno 2011, quando Giuliano, ex An, militava nel Pdl e si era ricandidato alle amministrative. Nella vicenda si parla di ‘voto di scambio’ e ‘atti contrari ai doveri d’ufficio’. Il politico avrebbe fatto una serie di promesse in cambio di voti. mo.c.

NOVARA, Seconda udienza, martedì mattina, per il processo relativo all’inchiesta sul voto di scambio del 2011 che vede come principale imputato Raimondo Giuliano, 52 anni, ex assessore all’Istruzione nella giunta Giordano e consigliere comunale di opposizione nell’ex amministrazione Ballarè. Con lui alla sbarra ci sono altre 23 persone. Essenzialmente ci sono state le richieste istruttorie del pm e dei difensori dei 24. E’ stata poi disposta la trascrizione di una trentina di pagine di sms, incaricando un perito di Milano, che depositerà il lavoro un cinque-sei giorni prima della prossima udienza, fissata già al 28 marzo. In quest’occasione saranno ascoltati i primi testi del pm. In calendario poi udienze anche l’11 aprile e il 2 maggio. I fatti finiti nell’inchiesta risalgono a maggio e giugno 2011, quando Giuliano, ex An, militava nel Pdl e si era ricandidato alle amministrative. Nella vicenda si parla di ‘voto di scambio’ e ‘atti contrari ai doveri d’ufficio’. Il politico avrebbe fatto una serie di promesse in cambio di voti. mo.c.

Seguici sui nostri canali