In arrivo in Piemonte altri 1.300 profughi
Altri 1.300 profughi sono stati assegnati al Piemonte. È questa la notizia dell’ultima ora che ha creato molto apprensione. A trasmetterla il Ministero che ha comunica che avverrà una nuova, corposa, distribuzione. La circolare è arrivata alla Prefettura di Torino venerdì pomeriggio ed è scattata subito l’emergenza. Già ieri sera erano attese 125 persone in arrivo dal sud e da Udine, ma non si sa in quanto tempo la nuova quota sarà completata. Dalla Prefettura di Torino sono molto espliciti: «In questo momento abbiamo ancora 27 posti per gli uomini e 3 per le donne, poi vedremo. In provincia di Torino - spiegano - sono presenti al momento 1.615 rifugiati».
La situazione internazionale si è complicata: stanno crescendo gli arrivi via terra, dicono ancora dalla Prefettura: "L'Austria ha chiuso e l'Ungheria fa muro. Le persone che entrano in Italia sono destinate ad aumentare".
Nulla si sa ancora dell'utilizzo della caserma di Castello D'Annone, il paese vicino ad Asti che dovrà ospitare l'hub di cui il Piemonte ha ormai assoluta necessità: «Stiamo aspettando il passaggio di consegne, ma posso escludere che ci possa essere operatività entro questa settimana» ha confermata l'assessore alle politiche per l'immigrazione Monica Cerutti, che proprio la scorsa settimana si era occupata dell’accoglienza dei migranti. Si rinnova dunque l'appello ai sindaci del Piemonte perché accolgano i profughi. «Sarebbe sufficiente che ogni comune accettasse di ospitare un richiedente asilo ogni mille abitanti - dice la Prefettura torinese - per la comunità un numero irrilevante, che potrebbe essere assorbito senza alcuna difficoltà, ma che ci consentirebbe di tirare il fiato per un po' di tempo». Cerutti nei prossimi giorni solleciterà ancora un incontro di tutte le Prefetture del Piemonte con gli amministratori del territorio: «Serve il contributo di tutti».
Sandro Devecchi
Altri 1.300 profughi sono stati assegnati al Piemonte. È questa la notizia dell’ultima ora che ha creato molto apprensione. A trasmetterla il Ministero che ha comunica che avverrà una nuova, corposa, distribuzione. La circolare è arrivata alla Prefettura di Torino venerdì pomeriggio ed è scattata subito l’emergenza. Già ieri sera erano attese 125 persone in arrivo dal sud e da Udine, ma non si sa in quanto tempo la nuova quota sarà completata. Dalla Prefettura di Torino sono molto espliciti: «In questo momento abbiamo ancora 27 posti per gli uomini e 3 per le donne, poi vedremo. In provincia di Torino - spiegano - sono presenti al momento 1.615 rifugiati».
La situazione internazionale si è complicata: stanno crescendo gli arrivi via terra, dicono ancora dalla Prefettura: "L'Austria ha chiuso e l'Ungheria fa muro. Le persone che entrano in Italia sono destinate ad aumentare".
Nulla si sa ancora dell'utilizzo della caserma di Castello D'Annone, il paese vicino ad Asti che dovrà ospitare l'hub di cui il Piemonte ha ormai assoluta necessità: «Stiamo aspettando il passaggio di consegne, ma posso escludere che ci possa essere operatività entro questa settimana» ha confermata l'assessore alle politiche per l'immigrazione Monica Cerutti, che proprio la scorsa settimana si era occupata dell’accoglienza dei migranti. Si rinnova dunque l'appello ai sindaci del Piemonte perché accolgano i profughi. «Sarebbe sufficiente che ogni comune accettasse di ospitare un richiedente asilo ogni mille abitanti - dice la Prefettura torinese - per la comunità un numero irrilevante, che potrebbe essere assorbito senza alcuna difficoltà, ma che ci consentirebbe di tirare il fiato per un po' di tempo». Cerutti nei prossimi giorni solleciterà ancora un incontro di tutte le Prefetture del Piemonte con gli amministratori del territorio: «Serve il contributo di tutti».
Sandro Devecchi