In due a processo per un’auto a fuoco a Fara

In due a processo per un’auto a fuoco a Fara
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NOVARA - A tre mesi dal processo d’appello per l’omicidio di Willian Semiao Cock (in arte ‘Brunella’), in cui ha visto la sua pena ridursi dall’ergastolo a 18 anni e 5 mesi, è tornato nelle aule di giustizia Paolo Gnemmi, il 37enne di Fara Novarese, reputato dagli inquirenti l’autore di quel delitto insieme a Rocco Timpano, di Ghislarengo.

Il 37enne, difeso dall’avvocato Alessandro Brustia, si trova ora alla sbarra con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio (articolo 494 del codice penale). Coimputato è Davide Mossetti, di 25 anni, difeso dall’avvocato Maria Raciti. Il processo è in corso con rito abbreviato. Per l’accusa, ai due sarebbe attribuibile l’incendio di un’auto di proprietà di un senegalese a Fara. 

Il pm ha chiesto 10 mesi per Gnemmi, 6 mesi per Mossetti, ravvedendo la responsabilità nei due, che pare quella notte avessero fatto benzina, usandola, poi, parrebbe, per l’incendio. Non è così per i due legali, che ne hanno chiesto l’assoluzione. «Tutto è valutato sul fatto – ha detto l’avvocato Brustia – che l’incendio sia stato di natura dolosa. Sono stati, però, mandati i referti ai Ris e il risultato è che non è stata rintracciata alcuna traccia di combustibile sull’auto. Siamo dinanzi – ha sostenuto – a un processo indiziario. Subito si è pensato a Gnemmi, perché è risaputo delle sue non simpatie per gli stranieri, ma non c’è alcuna prova». L’udienza è stata aggiornata al 25 settembre. 

mo.c.


NOVARA - A tre mesi dal processo d’appello per l’omicidio di Willian Semiao Cock (in arte ‘Brunella’), in cui ha visto la sua pena ridursi dall’ergastolo a 18 anni e 5 mesi, è tornato nelle aule di giustizia Paolo Gnemmi, il 37enne di Fara Novarese, reputato dagli inquirenti l’autore di quel delitto insieme a Rocco Timpano, di Ghislarengo.

Il 37enne, difeso dall’avvocato Alessandro Brustia, si trova ora alla sbarra con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio (articolo 494 del codice penale). Coimputato è Davide Mossetti, di 25 anni, difeso dall’avvocato Maria Raciti. Il processo è in corso con rito abbreviato. Per l’accusa, ai due sarebbe attribuibile l’incendio di un’auto di proprietà di un senegalese a Fara. 

Il pm ha chiesto 10 mesi per Gnemmi, 6 mesi per Mossetti, ravvedendo la responsabilità nei due, che pare quella notte avessero fatto benzina, usandola, poi, parrebbe, per l’incendio. Non è così per i due legali, che ne hanno chiesto l’assoluzione. «Tutto è valutato sul fatto – ha detto l’avvocato Brustia – che l’incendio sia stato di natura dolosa. Sono stati, però, mandati i referti ai Ris e il risultato è che non è stata rintracciata alcuna traccia di combustibile sull’auto. Siamo dinanzi – ha sostenuto – a un processo indiziario. Subito si è pensato a Gnemmi, perché è risaputo delle sue non simpatie per gli stranieri, ma non c’è alcuna prova». L’udienza è stata aggiornata al 25 settembre. 

mo.c.


 

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