In manette 23enne trecatese per lo scippo di Pasquetta
NOVARA – E’ un 23enne di Trecate, Nicholas Tomasotti, il giovane ritenuto dai carabinieri come l’autore dello scippo avvenuto nel pomeriggio dello scorso 6 aprile, Lunedì di Pasquetta, in via De Calboli, nella zona di corso Risorgimento. Uno scippo ai danni di una 80enne, Angela Miglio, che, finita a terra, è poi morta, per le gravi ferite riportate, in ospedale, qualche settimana più tardi, il 23 aprile. L’anziana aveva sbattuto la testa sull’asfalto ed era entrata in coma, ricoverata in prognosi riservata nel nosocomio cittadino.
NOVARA – E’ un 23enne di Trecate, Nicholas Tomasotti, il giovane ritenuto dai carabinieri come l’autore dello scippo avvenuto nel pomeriggio dello scorso 6 aprile, Lunedì di Pasquetta, in via De Calboli, nella zona di corso Risorgimento. Uno scippo ai danni di una 80enne, Angela Miglio, che, finita a terra, è poi morta, per le gravi ferite riportate, in ospedale, qualche settimana più tardi, il 23 aprile. L’anziana aveva sbattuto la testa sull’asfalto ed era entrata in coma, ricoverata in prognosi riservata nel nosocomio cittadino.
I militari del comando provinciale sono arrivati a lui attraverso un’indagine articolata e per niente facile, visto che quel giorno era poca la gente in giro e anche l’orario in cui era avvenuto l’episodio non facilitava. Con la donna c’erano altre due amiche, che, però, non si erano accorte di nulla, se non che l’anziana era finita a terra. Non erano riuscite a fornire particolari rilevanti ai militari, perché rimaste sconvolte dall’accaduto. Solo dato certo era che lo scippatore si era allontanato in bicicletta.
L’indagine è stata illustrata stamani, mercoledì 24 giugno, in una conferenza stampa al comando provinciale di baluardo Lamarmora. A riferirne, il comandante provinciale Giovanni Spirito. Con lui il maresciallo Sottile e il tenente Cerminara, quest’ultimo comandante del Nucleo operativo radiomobile.
I militari, osservando le modalità dello scippo, hanno iniziato a concentrarsi su alcuni soggetti. Così sondando queste strade si è giunti alla pista giusta (il ragazzo fermato ha confessato i fatti, ndr). Una pista che ha portato al giovane Tomasotti, disoccupato, già conosciuto alle Forze dell’Ordine per piccoli reati in età minorile, legati soprattutto al mondo degli stupefacenti. Il ragazzo, messo di fronte ai fatti, ha reso alla polizia giudiziaria completa confessione, confermata poi anche davanti al pubblico ministero. “Il ragazzo – ha spiegato Cerminara – ha detto di aver notato le tre donne su corso Risorgimento, poi ha deciso di entrare in azione appena hanno svoltato in via De Calboli, mirando alla signora Miglio. In bici le ha strappato la borsa e si è diretto verso la stazione”. Il movente sarebbe dovuto alla necessità del giovane di procurarsi dello stupefacente.
Nella borsa dell’anziana erano contenuti due cellulari, documenti e carte varie e non più di 50 euro.
Oggi, martedì 24 giugno, il Gip del Tribunale di Novara ha emesso ordinanza di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per il 23enne. I reati dl furto con strappo, lesioni gravissime e morte come conseguenza di altro delitto inizialmente ipotizzati e posti alla base del fermo, sono stati riqualificati, a seguito delle dichiarazioni rese dal fermato, nei più gravi reati di rapina e omicidio preterintenzionale.
mo.c.
Per ulteriori dettagli, leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 25 giugno