Campagna vaccinale

In Piemonte sono 805 le imprese pronte a ospitare centri vaccinali

L'appello lanciato da Confindustria.

In Piemonte sono 805 le imprese pronte a ospitare centri vaccinali
Pubblicato:

Su tutto il territorio piemontese sono 805 le imprese pronte a ospitare centri vaccinali per contribuire alla campagna di contrasto alla pandemia.

In Piemonte 805 imprese sono pronte a ospitare centri vaccinali

A rendere noto il dato è Confindustria, che il 10 marzo scorso ha lanciato un sondaggio proprio per determinare quali e quante fossero le imprese sul territorio disposte a ospitare dei centri vaccinali per contribuire alla campagna di contrasto al Covid-19.

Sono 805 le imprese piemontesi che hanno dato la loro disponibilità per contribuire alla campagna vaccinale nazionale, rispondendo positivamente al sondaggio lanciato da Confindustria il 10 marzo scorso. “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno aderito a questa iniziativa. Un ulteriore grazie va ai Presidenti delle Associazioni territoriali, così come ai rappresentanti dei Giovani Imprenditori e della Piccola Industria di Confindustria Piemonte. Un lavoro di squadra che ci colloca al secondo posto, a livello nazionale, nel rapporto tra popolazione e imprese disponibili a creare dei centri vaccinali nei loro impianti e uffici. Un risultato di cui possiamo andare fieri” commenta Marco Gay, Presidente di Confindustria Piemonte.

1.500 sono i locali messi a disposizione

Complessivamente sono 1.500 i locali messi a disposizione. “Dopo questo primo passo, siamo pronti a effettuare anche tutti quelli successivi che serviranno. Il Piemonte potrebbe divenire un hub sperimentale all'interno della campagna vaccinale nazionale per far accelerare le operazioni di vaccinazione e favorire, anche in questo modo, la nostra ripresa economica. Da alcune settimane stiamo già lavorando a un accordo con la Regione per entrare nella fase operativa non appena avremo le indicazioni dal Governo e poter così contribuire a voltare pagina, dopo questo anno drammatico” prosegue Gay.

La capillarità della rete di aziende che hanno risposto al sondaggio di Confindustria può infatti consentire di integrare lo sforzo delle Asl sul territorio in tempi brevissimi: “In attesa delle dosi, che auspichiamo arrivino quanto prima, le imprese piemontesi sono pronte a fare la loro parte in una fase così decisiva. Anche per questo motivo, una larga parte di esse ha deciso di concedere in uso i suoi spazi per oltre tre mesi. Un ulteriore segno di disponibilità, ma anche di ottimismo verso la ripartenza del nostro sistema economico. Ci aspettano ancora dei mesi complessi che supereremo solo lavorando tutti insieme” conclude Gay.

Seguici sui nostri canali