In Tribunale due processi per abusi su minori

In Tribunale due processi per abusi su minori
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NOVARA - Un 80enne si trova alla sbarra per violenza sessuale aggravata. Lo scorso anno avrebbe molestato in 4 occasioni la sua nipotina, una bimba di soli nove anni, che ora abita in un’altra regione.

La piccola è arrivata a Novara, con mamma e papà, sobbarcandosi un viaggio di diverse centinaia di chilometri per testimoniare, visto che non era mai stata ascoltata in incidente probatorio. Ha dovuto attendere oltre mezz’ora in corridoio, mentre in aula, davanti al pm Irina Grossi e ai giudici, era ‘battaglia’ tra accusa e difesa per decidere se effettivamente interrogarla. Alla fine l’avvocato della famiglia, parte civile, cerca di capire se la piccola se la sente di rispondere alle domande. Eloquente la risposta della bimba, che inizia a piangere: «Non voglio entrare, andiamo via». La famiglia aveva chiesto che potesse essere seguita da uno psicologo, ma le era stato sempre detto che avrebbe potuto farlo solo dopo il processo, per evitare che fosse influenzata. Accusa e difesa si sono, così, accordati sull’acquisizione dei verbali con le dichiarazioni della bambina. Il difensore dell’80enne ha chiesto e ottenuto una perizia per valutare l’attendibilità psicologica della bambina. E’ stata, poi, escussa in aula la mamma della piccola e il processo è stato aggiornato ai prossimi mesi.

Un altro analogo processo per abusi su minore c’è stato venerdì mattina. Sul banco degli imputati, lo zio di una ragazzina, che sarebbe stata al centro delle sue attenzioni. In aula è stata ascoltata un’agente della Squadra Mobile di Novara, che ha riferito come nelle indagini fossero stati sequestrati il diario e un quadernone della minore (dove pare avesse raccontato l’accaduto). Udienza aggiornata al 13 novembre.

mo.c.

 

 

Per saperne di più leggi l’articolo sul Corriere di Novara in edicola sabato 13 giugno


NOVARA - Un 80enne si trova alla sbarra per violenza sessuale aggravata. Lo scorso anno avrebbe molestato in 4 occasioni la sua nipotina, una bimba di soli nove anni, che ora abita in un’altra regione.

La piccola è arrivata a Novara, con mamma e papà, sobbarcandosi un viaggio di diverse centinaia di chilometri per testimoniare, visto che non era mai stata ascoltata in incidente probatorio. Ha dovuto attendere oltre mezz’ora in corridoio, mentre in aula, davanti al pm Irina Grossi e ai giudici, era ‘battaglia’ tra accusa e difesa per decidere se effettivamente interrogarla. Alla fine l’avvocato della famiglia, parte civile, cerca di capire se la piccola se la sente di rispondere alle domande. Eloquente la risposta della bimba, che inizia a piangere: «Non voglio entrare, andiamo via». La famiglia aveva chiesto che potesse essere seguita da uno psicologo, ma le era stato sempre detto che avrebbe potuto farlo solo dopo il processo, per evitare che fosse influenzata. Accusa e difesa si sono, così, accordati sull’acquisizione dei verbali con le dichiarazioni della bambina. Il difensore dell’80enne ha chiesto e ottenuto una perizia per valutare l’attendibilità psicologica della bambina. E’ stata, poi, escussa in aula la mamma della piccola e il processo è stato aggiornato ai prossimi mesi.

Un altro analogo processo per abusi su minore c’è stato venerdì mattina. Sul banco degli imputati, lo zio di una ragazzina, che sarebbe stata al centro delle sue attenzioni. In aula è stata ascoltata un’agente della Squadra Mobile di Novara, che ha riferito come nelle indagini fossero stati sequestrati il diario e un quadernone della minore (dove pare avesse raccontato l’accaduto). Udienza aggiornata al 13 novembre.

mo.c.

 

 

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