Inaugurazione ufficiale del parco intitolato a Francesco Caldara
NOVARA - Una cerimonia toccante, che ha saputo coinvolgere tutti i presenti, davvero tantissimi. E’ quella che, sabato mattina, ha visto intitolare il parco di via Oxilia a Francesco Caldara, il pensionato novarese rimasto vittima il 18 marzo dello scorso anno dell’attentato terroristico al Museo del Bardo di Tunisi. Il tutto mentre stava vivendo la prima crociera della sua vita con la compagna Sonia Reddi. Lei è rimasta ferita, rientrando a Novara dopo qualche giorno, lui, purtroppo, non ha potuto fare ritorno nella sua casa, tra i suoi affetti, dai suoi cari.
Novara, dunque, ricorda e ha voluto salutare così Caldara, con un parco a lui dedicato nel quartiere dove lui viveva, a Santa Rita, un parco davvero a pochi passi dalla sua abitazione. L’idea di dedicare questa zona verde al pensionato si deve al comitato “Silenzio parla il parco” (a parlare per il gruppo, Alessandro Ge), comitato di cittadini che, da tre anni, all’interno del parchetto, promuove un’iniziativa di incontro di vicinato, partita con una festa e proseguita con altri eventi, con altri progetti. Lo scorso anno, il comitato ha voluto dedicare l’appuntamento proprio all’amico Francesco. Poi ha dato vita a una raccolta di firme per l’intitolazione del giardino di via Oxilia proprio a Caldara. Sabato, il momento importante dell’inaugurazione. Erano presenti i famigliari di Caldara, a partire dalla figlia Greta sino alla mamma Maddalena. Presente il sindaco Andrea Ballarè e gran parte della Giunta, oltre ai rappresentanti del comitato. «Dopo quel giorno così tragico, in cui tutti ci siamo stretti intorno alla famiglia di Francesco - ha riferito Massimo Bosio, presidente del Consiglio comunale - abbiamo riflettuto e abbiamo pensato che quest'area verde potesse essere il luogo di ricordo di un nostro concittadino». Ballarè: «Con questa cerimonia, vogliamo ricordare Francesco Caldara e i motivi per cui è mancato». A fare da corollario all’inaugurazione, le esibizioni dei ragazzi del progetto comunale "La Comune Arte" e dal coro dei sordomuti del linguaggio dei segni, Lis. Un’intitolazione che si è chiusa con il lancio di tanti palloncini bianchi, che hanno portato in cielo messaggi per Francesco, e la scopertura della tarda: “Francesco Caldara. Vittima del terrorismo 18 marzo 2015”.
mo.c.
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 25 aprile
NOVARA - Una cerimonia toccante, che ha saputo coinvolgere tutti i presenti, davvero tantissimi. E’ quella che, sabato mattina, ha visto intitolare il parco di via Oxilia a Francesco Caldara, il pensionato novarese rimasto vittima il 18 marzo dello scorso anno dell’attentato terroristico al Museo del Bardo di Tunisi. Il tutto mentre stava vivendo la prima crociera della sua vita con la compagna Sonia Reddi. Lei è rimasta ferita, rientrando a Novara dopo qualche giorno, lui, purtroppo, non ha potuto fare ritorno nella sua casa, tra i suoi affetti, dai suoi cari.
Novara, dunque, ricorda e ha voluto salutare così Caldara, con un parco a lui dedicato nel quartiere dove lui viveva, a Santa Rita, un parco davvero a pochi passi dalla sua abitazione. L’idea di dedicare questa zona verde al pensionato si deve al comitato “Silenzio parla il parco” (a parlare per il gruppo, Alessandro Ge), comitato di cittadini che, da tre anni, all’interno del parchetto, promuove un’iniziativa di incontro di vicinato, partita con una festa e proseguita con altri eventi, con altri progetti. Lo scorso anno, il comitato ha voluto dedicare l’appuntamento proprio all’amico Francesco. Poi ha dato vita a una raccolta di firme per l’intitolazione del giardino di via Oxilia proprio a Caldara. Sabato, il momento importante dell’inaugurazione. Erano presenti i famigliari di Caldara, a partire dalla figlia Greta sino alla mamma Maddalena. Presente il sindaco Andrea Ballarè e gran parte della Giunta, oltre ai rappresentanti del comitato. «Dopo quel giorno così tragico, in cui tutti ci siamo stretti intorno alla famiglia di Francesco - ha riferito Massimo Bosio, presidente del Consiglio comunale - abbiamo riflettuto e abbiamo pensato che quest'area verde potesse essere il luogo di ricordo di un nostro concittadino». Ballarè: «Con questa cerimonia, vogliamo ricordare Francesco Caldara e i motivi per cui è mancato». A fare da corollario all’inaugurazione, le esibizioni dei ragazzi del progetto comunale "La Comune Arte" e dal coro dei sordomuti del linguaggio dei segni, Lis. Un’intitolazione che si è chiusa con il lancio di tanti palloncini bianchi, che hanno portato in cielo messaggi per Francesco, e la scopertura della tarda: “Francesco Caldara. Vittima del terrorismo 18 marzo 2015”.
mo.c.
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