Incendio in via Andoardi, parla il poliziotto che ha prestato i primi soccorsi

Incendio in via Andoardi, parla il poliziotto che ha prestato i primi soccorsi
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NOVARA, «Ho sentito un forte boato, come di un’esplosione, e mi sono subito affacciato. Ho visto del fumo uscire dall’appartamento al piano rialzato di una palazzina non distante da casa mia e così ho deciso di scendere di corsa, andare a vedere e portare il mio aiuto. Sono uscito così come mi trovavo in casa. Non c’era tempo da perdere per vestirsi meglio. Occorreva andare sul posto e intervenire». A parlare è l’agente della Polizia stradale di Novara fuori servizio che, martedì sera, con il suo pronto intervento, ha probabilmente scongiurato conseguenze ben più gravi nello stabile di via Andoardi 1, dove, qualche minuto dopo le 18,30, è divampato un incendio in un alloggio abitato da mamma e figlio, lei settantenne, lui trentenne.

«Quando sono giunto sul posto, saranno state le 18,40 e qualcosa (scendevo le scale che erano le 18,38) – continua il poliziotto – ho iniziato a suonare a tutti i condomini, affinché uscissero di casa per trarsi in salvo. Mi sono però velocemente reso conto come il fumo si fosse già propagato ovunque. Difficile, quindi, se non impossibile, uscire. Sarebbe stato un notevole rischio. La luce era saltata e, nello stabile, dove vivono anche alcuni bambini, c’era il panico. Ho detto loro di chiudersi in casa, aprire le finestre e mettersi un panno o uno straccio bagnato d’acqua sulla bocca, così da respirare. Come prima cosa, ovviamente, ho chiamato il 113, affinché fossero allertati i Vigili del fuoco, che ho atteso sul posto». Ha poi soccorso mamma e figlio presenti nell'alloggio interessato dal rogo.

Monica Curino

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola


NOVARA, «Ho sentito un forte boato, come di un’esplosione, e mi sono subito affacciato. Ho visto del fumo uscire dall’appartamento al piano rialzato di una palazzina non distante da casa mia e così ho deciso di scendere di corsa, andare a vedere e portare il mio aiuto. Sono uscito così come mi trovavo in casa. Non c’era tempo da perdere per vestirsi meglio. Occorreva andare sul posto e intervenire». A parlare è l’agente della Polizia stradale di Novara fuori servizio che, martedì sera, con il suo pronto intervento, ha probabilmente scongiurato conseguenze ben più gravi nello stabile di via Andoardi 1, dove, qualche minuto dopo le 18,30, è divampato un incendio in un alloggio abitato da mamma e figlio, lei settantenne, lui trentenne.

«Quando sono giunto sul posto, saranno state le 18,40 e qualcosa (scendevo le scale che erano le 18,38) – continua il poliziotto – ho iniziato a suonare a tutti i condomini, affinché uscissero di casa per trarsi in salvo. Mi sono però velocemente reso conto come il fumo si fosse già propagato ovunque. Difficile, quindi, se non impossibile, uscire. Sarebbe stato un notevole rischio. La luce era saltata e, nello stabile, dove vivono anche alcuni bambini, c’era il panico. Ho detto loro di chiudersi in casa, aprire le finestre e mettersi un panno o uno straccio bagnato d’acqua sulla bocca, così da respirare. Come prima cosa, ovviamente, ho chiamato il 113, affinché fossero allertati i Vigili del fuoco, che ho atteso sul posto». Ha poi soccorso mamma e figlio presenti nell'alloggio interessato dal rogo.

Monica Curino

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