Indagini chiuse per lo scippo mortale di Pasquetta

Indagini chiuse per lo scippo mortale di Pasquetta
Pubblicato:

NOVARA – E’ giunto negli scorsi giorni l’avviso di chiusura delle indagini preliminari per lo scippo che, nel pomeriggio di Pasquetta, in via De Calboli, a Novara, aveva visto l’aggressione di un’anziana di 80 anni, Angela Miglio, che sarebbe morta dopo due settimane in ospedale. A essere identificato dai Carabinieri, dopo un’accurata indagine, come l’autore di quello scippo mortale è Nicholas Tomasotti, 23enne trecatese. A lui, difeso dall’avvocato Massimo Zanari, la Procura contesta ora i reati di rapina e omicidio preterintenzionale, reati nei quali già il gip, al momento della convalida del fermo, aveva riqualificato le iniziali contestazioni ipotizzate, che erano di furto con strappo e morte come conseguenza di altro reato.
La donna derubata era caduta a terra, restando gravemente ferita alla testa e non si era più ripresa. Un’ipotesi accusatoria non condivisa dal legale dell’uomo. «Rispetto a due mesi fa, a quando il mio assistito era stato arrestato – sostiene – non si sono evidenziate grosse novità. Nel fascicolo non sono emersi fattori tali da indicare una dinamica diversa e più grave. Sono considerazioni di natura giuridica». Quando giungerà la richiesta di rinvio a giudizio, il legale di Tomasotti chiederà il rito abbreviato. I militari erano giunti al giovane in base a una sua parziale descrizione e a uno dei due cellulari dell’anziana.

mo.c.

NOVARA – E’ giunto negli scorsi giorni l’avviso di chiusura delle indagini preliminari per lo scippo che, nel pomeriggio di Pasquetta, in via De Calboli, a Novara, aveva visto l’aggressione di un’anziana di 80 anni, Angela Miglio, che sarebbe morta dopo due settimane in ospedale. A essere identificato dai Carabinieri, dopo un’accurata indagine, come l’autore di quello scippo mortale è Nicholas Tomasotti, 23enne trecatese. A lui, difeso dall’avvocato Massimo Zanari, la Procura contesta ora i reati di rapina e omicidio preterintenzionale, reati nei quali già il gip, al momento della convalida del fermo, aveva riqualificato le iniziali contestazioni ipotizzate, che erano di furto con strappo e morte come conseguenza di altro reato.
La donna derubata era caduta a terra, restando gravemente ferita alla testa e non si era più ripresa. Un’ipotesi accusatoria non condivisa dal legale dell’uomo. «Rispetto a due mesi fa, a quando il mio assistito era stato arrestato – sostiene – non si sono evidenziate grosse novità. Nel fascicolo non sono emersi fattori tali da indicare una dinamica diversa e più grave. Sono considerazioni di natura giuridica». Quando giungerà la richiesta di rinvio a giudizio, il legale di Tomasotti chiederà il rito abbreviato. I militari erano giunti al giovane in base a una sua parziale descrizione e a uno dei due cellulari dell’anziana.

mo.c.

Seguici sui nostri canali