Si stanno raccogliendo elementi per ricostruire le ultime ore di vita di Dario Cipullo, il giovane novarese trovato senza vita il 21 dicembre nelle acque del canale Cavour, ad Agognate, alle porte della città.
Avviata l’autopsia
Oggi, martedì 23 dicembre, alle 14.30, è iniziata l’autopsia sul corpo del ragazzo. I medici legali hanno il compito di determinare le cause del decesso e fornire indicazioni utili per chiarire cosa sia avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 dicembre, quando Dario è scomparso.
Le indagini, condotte dai Carabinieri, stanno ascoltando le persone che hanno avuto contatti con il giovane nelle ore precedenti alla sua scomparsa. Tra queste, è stata sentita anche la madre di Dario, che è stata identificata come parte offesa.
Le indagini sono sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Novara, guidata dal pubblico ministero Alessia Careri, che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Questa azione è necessaria per procedere all’analisi del telefono cellulare del ragazzo e degli indumenti indossati quella sera.
Dettagli sugli ultimi contatti
Gli inquirenti stanno analizzando i movimenti di Dario dopo la cena con gli amici. Il giovane, studente del Fauser e giocatore dell’Under 18 della Novega Rugby, era stato accompagnato a casa dal padre di un’amica. Tuttavia, ha chiesto di scendere dall’auto nei pressi del supermercato Conad di strada Biandrate, nel quartiere Santa Rita.
Un’amica, notando il suo camminare incerto, gli ha inviato un messaggio per sapere come stesse. Dario ha risposto con un messaggio vocale poco chiaro. In seguito, ha avuto una lunga conversazione telefonica, durata circa 20 minuti, con un’altra amica. Tutti questi elementi sono attualmente oggetto di approfondimento da parte degli investigatori.
Le ricerche e il ritrovamento del corpo
La mattina di sabato 20 dicembre, la madre Lorena ha denunciato la scomparsa del figlio non vedendolo rientrare. Da quel momento sono iniziate le ricerche, coinvolgendo Carabinieri, Polizia locale, Vigili del fuoco, volontari della protezione civile e unità cinofile. Dopo una giornata di ricerche interrotte per scarsa visibilità, le operazioni sono riprese domenica mattina, quando un elicottero dei Vigili del fuoco ha individuato il corpo nel canale Cavour.
Le dichiarazioni di Marina Chiarelli
A poche ore dal ritrovamento, l’avvocato Marina Chiarelli, assessore regionale e amica della famiglia, ha dichiarato che non ci sono al momento elementi per considerare il decesso come un gesto volontario, ma piuttosto come un tragico incidente: “Confidiamo negli accertamenti per capire cosa sia successo”.
L’attenzione è ora rivolta agli esiti dell’autopsia, il cui processo potrebbe richiedere fino a 90 giorni, e al lavoro degli inquirenti, impegnati a fare chiarezza su una tragedia che ha scosso profondamente Novara e oltre.