Cronaca

Individuati dalla Mobile i rapinatori del “Punto Snai” a Novara | VIDEO

Uno dei rapinatori era stato preso la stessa sera con l'aiuto dei passanti

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Erano stati esplosi colpi di pistola e due clienti e un rapinatore erano rimasti feriti

La sezione antirapina della Squadra Mobile di Novara ha  identificato i  due complici del rapinatore che  nella  serata di sabato 19 ottobre  aveva compiuto una rapina a mano armata nella sala scommesse “Punto Snai” di via S. Francesco D’Assisi, nei pressi della stazione ferroviaria cittadina. Rapinatore catturato già con l'aiuto di vari cittadini, la stessa sera.  I particolari e la ricostruzione  nel dettaglio delle fasi della rapina sono stati forniti in una conferenza stampa svoltasi questa mattina in questura. Quel sabato tre persone, con i volti nascosti da  caschi da motociclista e armati di pistola e teaser, erano entrati nella sala scommesse e minacciando i presenti si erano fatti consegnare l'incasso di 13.000 euro. Nelle fasi concitate del momento uno dei rapinatori aveva esploso alcuni colpi di pistola, una Glock calibro 45, ferendosi a una mano e ferendo, con colpi di striscio due avventori della sala. I tre rapinatori si erano dati precipitosamente alla fuga,  a bordo di due scooter,  ma grazie all’intervento di alcuni avventori passanti, uno di loro era  stato bloccato, arrestato in flagranza ed identificato in un milanese, B. M. G. di 59 anni, con vari precedenti penali per reati contro il patrimonio.

Erano giunti a Novara con due scooter nascosti in un furgone

Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla  Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara, hanno consentito l’identificazione anche dei due complici. Si tratta di C.R., 44 anni, e D.M., 36 anni, milanesi, cognati tra loro ed entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio.  Per compiere la rapina avevano  utilizzato un furgone “pulito” sul quale avevano caricato i due scooter, rubati a Milano, e usati per raggiungere la sala scommesse. Nelle prime ore di venerdì 29 novembre gli agenti della Squadra Mobile di Novara, coadiuvati dalla Squadra Mobile di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Novara nei confronti di  C.R., per i reati di rapina a mano armata, porto abusivo d’armi, ricettazione e lesioni personali aggravate, mentre D.M. è stato indagato per gli stessi reati.Le indagini proseguono e non si escludono successivi sviluppi.

m.d.

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