“Io ti ammazzo, io ti sotterro”: 52enne condannato a due anni e mezzo per maltrattamenti in famiglia

“Io ti ammazzo, io ti sotterro”: 52enne condannato a due anni e mezzo per maltrattamenti in famiglia
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NOVARA, Due anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti in famiglia e assoluzione dal reato di violazione degli obblighi di assistenza famigliare. Si è concluso così, giovedì in Tribunale a Novara, il processo a carico di F.P., 52enne originario di Palermo, ma residente a Borgosesia (i fatti contestati sono accaduti nell’Alto Novarese). Il pm Giovanni Caspani, all’udienza di due settimane fa, aveva chiesto 5 anni per i maltrattamenti e l’assoluzione per il secondo reato.

Stando all’accusa l’uomo, in più occasioni, avrebbe maltrattato la convivente, cagionandole una serie di lesioni (fatti questi risalenti indietro nel tempo, sino anche nel 2003 e andati avanti per qualche anno). Episodi avvenuti per futili motivi o mentre l’imputato era in stato di ebbrezza alcolica. In un’occasione, nel 2005, quando l’uomo aveva ferito la compagna all’altezza dello zigomo e la donna aveva chiamato i Carabinieri, il 52enne, al loro arrivo, avrebbe inveito contro la donna con “Io ti sotterro, hai finito di vivere”. Un’altra volta l’avrebbe minacciata anche con una pistola, arma però mai trovata. Altre volte l’ha anche minacciata di portarle via la figlia, per impedirle di fare denuncia alle Forze dell’Ordine. Nell’ottobre del 2006 pare sia arrivato anche a minacciare la compagna con una bottiglia rotta.

mo.c.

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola sabato 14 ottobre


NOVARA, Due anni e mezzo di reclusione per maltrattamenti in famiglia e assoluzione dal reato di violazione degli obblighi di assistenza famigliare. Si è concluso così, giovedì in Tribunale a Novara, il processo a carico di F.P., 52enne originario di Palermo, ma residente a Borgosesia (i fatti contestati sono accaduti nell’Alto Novarese). Il pm Giovanni Caspani, all’udienza di due settimane fa, aveva chiesto 5 anni per i maltrattamenti e l’assoluzione per il secondo reato.

Stando all’accusa l’uomo, in più occasioni, avrebbe maltrattato la convivente, cagionandole una serie di lesioni (fatti questi risalenti indietro nel tempo, sino anche nel 2003 e andati avanti per qualche anno). Episodi avvenuti per futili motivi o mentre l’imputato era in stato di ebbrezza alcolica. In un’occasione, nel 2005, quando l’uomo aveva ferito la compagna all’altezza dello zigomo e la donna aveva chiamato i Carabinieri, il 52enne, al loro arrivo, avrebbe inveito contro la donna con “Io ti sotterro, hai finito di vivere”. Un’altra volta l’avrebbe minacciata anche con una pistola, arma però mai trovata. Altre volte l’ha anche minacciata di portarle via la figlia, per impedirle di fare denuncia alle Forze dell’Ordine. Nell’ottobre del 2006 pare sia arrivato anche a minacciare la compagna con una bottiglia rotta.

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