“Io ti sotterro”, chiesti 5 anni per un 52enne per maltrattamenti in famiglia

“Io ti sotterro”, chiesti 5 anni per un 52enne per maltrattamenti in famiglia
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NOVARA, Cinque anni per maltrattamenti in famiglia, prescrizione per l’accusa di lesioni e assoluzione perché il reato non sussiste per violazione degli obblighi di assistenza famigliare. E’ quanto chiesto stamani dal pm Giovanni Caspani, in Tribunale a Novara, nei confronti di F.P., 52enne residente nel Vercellese (i fatti contestati sono accaduti nel Novarese).Stando all’accusa l’uomo, in più occasioni, avrebbe maltrattato la convivente, cagionandole una serie di lesioni (fatti questi risalenti indietro nel tempo, sino anche nel 2003 e andati avanti per qualche anno. Il processo è iniziato nel 2015). Episodi avvenuti per futili motivi o mentre l’imputato era in stato di ebbrezza alcolica. In un’occasione, nel 2005, quando l’uomo aveva ferito la compagna all’altezza dello zigomo e la donna aveva chiamato i Carabinieri, il 52enne, al loro arrivo, avrebbe inveito contro la donna con “Io ti sotterro, hai finito di vivere”. In un’altra occasione le avrebbe detto “tanto sei un cadavere”. L’avrebbe minacciata anche con una pistola. Da qui la richiesta dei 5 anni da parte del pm. Il difensore, per i maltrattamenti, ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste, sostenendo la poca attendibilità della donna. Sentenza il 12 ottobre.

mo.c.
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 5 ottobre

NOVARA, Cinque anni per maltrattamenti in famiglia, prescrizione per l’accusa di lesioni e assoluzione perché il reato non sussiste per violazione degli obblighi di assistenza famigliare. E’ quanto chiesto stamani dal pm Giovanni Caspani, in Tribunale a Novara, nei confronti di F.P., 52enne residente nel Vercellese (i fatti contestati sono accaduti nel Novarese).Stando all’accusa l’uomo, in più occasioni, avrebbe maltrattato la convivente, cagionandole una serie di lesioni (fatti questi risalenti indietro nel tempo, sino anche nel 2003 e andati avanti per qualche anno. Il processo è iniziato nel 2015). Episodi avvenuti per futili motivi o mentre l’imputato era in stato di ebbrezza alcolica. In un’occasione, nel 2005, quando l’uomo aveva ferito la compagna all’altezza dello zigomo e la donna aveva chiamato i Carabinieri, il 52enne, al loro arrivo, avrebbe inveito contro la donna con “Io ti sotterro, hai finito di vivere”. In un’altra occasione le avrebbe detto “tanto sei un cadavere”. L’avrebbe minacciata anche con una pistola. Da qui la richiesta dei 5 anni da parte del pm. Il difensore, per i maltrattamenti, ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste, sostenendo la poca attendibilità della donna. Sentenza il 12 ottobre.

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