L’abbraccio della diocesi al nuovo cardinale

L’abbraccio della diocesi al nuovo cardinale
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Grande emozione sabato mattina per tutta la diocesi di Novara. Papa Francesco ha celebrato il suo terzo Concistoro, alla vigilia della chiusura dell’anno santo straordinario della misericordia. Diciassette i nuovi cardinali, che fanno salire a 55 le porpore create in quasi quattro anni di pontificato. E tra loro anche monsignor Renato Corti, vescovo emerito della diocesi gaudenziana.

In San Pietro era presente anche una delegazione guidata da monsignor Franco Giulio Brambilla con sacerdoti e fedeli, che ha portato al neo cardinale la gratitudine ed espresso la felicita per la nomina, da parte di tutta la diocesi. Alla delegazione hanno preso parte anche il vicario generale, monsignor Fausto Cossalter e don Gianluigi Cerutti, segretario di Corti per vent'anni quando era vescovo a Novara: ?Oggi affiorano in me tanti ricordi - ammette - che mi portano anzitutto a ravvivare la gratitudine per essere stato vicino a una persona come il vescovo Renato: umile, discreto, riservato e di molta preghiera; un grande lavoratore, sempre immerso nel suo ministero apostolico in diocesi e nel pIù ampio contesto della Chiesa It aliana?.

?Fratelli, non nemici? e stato l'invito ai nuovi membri del Collegio cardinalizio da parte di Francesco, che ha esortato a scendere nella ?pianura? dei loro popoli e ad aprire i loro occhi per curarne le ferite. No al ?virus della polarizzazione e dell’inimicizia?, presente anche nella Chiesa, è stata la raccomandazione del Santo Padre, che ha proseguito sottolineando con forza: ?Dio ha solo figli?, mentre noi ?innalziamo muri? e assegniamo lo ?status del nemico?.

L'abbraccio fraterno tra le "vecchie" e le "nuove" porpore si e poi prolungato nell'abbraccio al Papa emerito, raggiunto in pullman a casa sua dopo il rito.

 

Paolo Usellini


Grande emozione sabato mattina per tutta la diocesi di Novara. Papa Francesco ha celebrato il suo terzo Concistoro, alla vigilia della chiusura dell’anno santo straordinario della misericordia. Diciassette i nuovi cardinali, che fanno salire a 55 le porpore create in quasi quattro anni di pontificato. E tra loro anche monsignor Renato Corti, vescovo emerito della diocesi gaudenziana.

In San Pietro era presente anche una delegazione guidata da monsignor Franco Giulio Brambilla con sacerdoti e fedeli, che ha portato al neo cardinale la gratitudine ed espresso la felicita per la nomina, da parte di tutta la diocesi. Alla delegazione hanno preso parte anche il vicario generale, monsignor Fausto Cossalter e don Gianluigi Cerutti, segretario di Corti per vent'anni quando era vescovo a Novara: ?Oggi affiorano in me tanti ricordi - ammette - che mi portano anzitutto a ravvivare la gratitudine per essere stato vicino a una persona come il vescovo Renato: umile, discreto, riservato e di molta preghiera; un grande lavoratore, sempre immerso nel suo ministero apostolico in diocesi e nel pIù ampio contesto della Chiesa It aliana?.

?Fratelli, non nemici? e stato l'invito ai nuovi membri del Collegio cardinalizio da parte di Francesco, che ha esortato a scendere nella ?pianura? dei loro popoli e ad aprire i loro occhi per curarne le ferite. No al ?virus della polarizzazione e dell’inimicizia?, presente anche nella Chiesa, è stata la raccomandazione del Santo Padre, che ha proseguito sottolineando con forza: ?Dio ha solo figli?, mentre noi ?innalziamo muri? e assegniamo lo ?status del nemico?.

L'abbraccio fraterno tra le "vecchie" e le "nuove" porpore si e poi prolungato nell'abbraccio al Papa emerito, raggiunto in pullman a casa sua dopo il rito.

 

Paolo Usellini


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