L’Atc chiede al Comune oltre un milione

L’Atc chiede al Comune oltre un  milione
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NOVARA - In tema di debiti fuori bilancio, questione spinosa per il Comune, è la pretesa avanzata da Atc (Azienda territoriale della casa) per morosità relative agli alloggi di edilizia sociale per l’importo di 1.091.624,15 euro. Una pretesa dalla quale, potrebbe emergere, una passività a carico del Comune di Novara, l’onere esatto però deve essere ancora definito. A fronte di tale potenziale passività, nella delibera degli equilibri di bilancio, viene fatto un accantonamento prudenziale  di 320.000 euro che, sommato agli stanziamenti già inseriti nel bilancio 2017 per sentenze sfavorevoli e alla quota disponibile per le soccombenze (accantonata nell’avanzo di amministrazione 2016), permette di coprire interamente la pretesa formulata. Prima di pagare il Comune vuole vederci chiaro su come sia stato fatto il calcolo che ha portato a quantificare la somma che viene richiesta. «La  morosità – ha detto l’assessore Moscatelli - è stata calcolata fino al 2011, con un aumento del 2,5% sulla cifra complessiva, ma la legge che ha previsto detto aumento è datata 2012 e quindi posteriore. Nel 2014 l’amministrazione  Ballarè e il Consiglio di amministrazione dell’Atc si sono accordati per interrompere la decadenza, per quale motivo? Senza alcuna pretestuosità, prima di pagare, come pubblici amministratori abbiamo il dovere di chiarire quanto al momento chiaro non è».

Quello delle morosità per gli affitti delle case popolari è una grossa spina nel fianco per il Comune. La somma di cui l’Atc pretende il rimborso, comprende gli affitti e le spese non pagate dagli inquilini morosi solo fino al 2011. Quale ulteriore richiesta dovrà aspettarsi l’Amministrazione per gli anni successivi?

Mariateresa Ugazio

NOVARA - In tema di debiti fuori bilancio, questione spinosa per il Comune, è la pretesa avanzata da Atc (Azienda territoriale della casa) per morosità relative agli alloggi di edilizia sociale per l’importo di 1.091.624,15 euro. Una pretesa dalla quale, potrebbe emergere, una passività a carico del Comune di Novara, l’onere esatto però deve essere ancora definito. A fronte di tale potenziale passività, nella delibera degli equilibri di bilancio, viene fatto un accantonamento prudenziale  di 320.000 euro che, sommato agli stanziamenti già inseriti nel bilancio 2017 per sentenze sfavorevoli e alla quota disponibile per le soccombenze (accantonata nell’avanzo di amministrazione 2016), permette di coprire interamente la pretesa formulata. Prima di pagare il Comune vuole vederci chiaro su come sia stato fatto il calcolo che ha portato a quantificare la somma che viene richiesta. «La  morosità – ha detto l’assessore Moscatelli - è stata calcolata fino al 2011, con un aumento del 2,5% sulla cifra complessiva, ma la legge che ha previsto detto aumento è datata 2012 e quindi posteriore. Nel 2014 l’amministrazione  Ballarè e il Consiglio di amministrazione dell’Atc si sono accordati per interrompere la decadenza, per quale motivo? Senza alcuna pretestuosità, prima di pagare, come pubblici amministratori abbiamo il dovere di chiarire quanto al momento chiaro non è».

Quello delle morosità per gli affitti delle case popolari è una grossa spina nel fianco per il Comune. La somma di cui l’Atc pretende il rimborso, comprende gli affitti e le spese non pagate dagli inquilini morosi solo fino al 2011. Quale ulteriore richiesta dovrà aspettarsi l’Amministrazione per gli anni successivi?

Mariateresa Ugazio

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