L’immigrazione sembra inarrestabile

L’immigrazione sembra inarrestabile
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“Basta lacrime, agiamo. Questa non è un’emergenza, è una situazione che continuerà a lungo e richiede un approccio europeo”. “E’ dovere dell’Europa dare una risposta unitaria, che parta dal diritto d’asilo europeo, da iniziative europee sull’accoglienza e gestione dell’emergenza,  dal rimpatrio europeo ma anche da una strategia globale che tenga insieme gli interventi fondamentali da fare nei Paesi d’origine”. “Ora l’Europa ha capito, a partire dal presidente Junker. Fino ad oggi troppi leader si sono commossi e non si sono mossi. E’ ora che le cose cambino”. Con queste dichiarazioni rilasciate di recente, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiarisce il suo punto di vista su come, a suo giudizio, si debba affrontare  il fenomeno dell’immigrazione i cui numeri sono in crescita esponenziale.Immagini di violenza particolarmente crude anche contro l’infanzia, hanno scosso l’opinione pubblica mondiale e sembrano aver innescato, anche in quei governanti dei Paesi europei che non volevano saperne di accogliere queste persone, l’intenzione di cambiare rotta. L’immigrazione è un fenomeno sempiterno che ha interessato tutto il mondo, dalle ere più antiche ai nostri giorni, ma che in questo momento ha assunto connotati emergenziali in Europa con la prospettiva, da quando riferiscono gli studiosi della materia, di protrarsi per mezzo secolo.Il Governo, tramite il Ministero dell’Interno mette in azione i suoi rappresentati sul territorio, i prefetti, incaricati di gestire l’accoglienza nelle singole città scavalcando totalmente gli enti locali.  Così avviene anche per la Provincia di Novara dove la Prefettura si prepara in questi giorni a trovare soluzioni per accogliere gli ultimi 200 migranti assegnati a livello regionale.Nella città di Novara il dibattito politico su questo tema è aperto da tempo in  Consiglio comunale. Ad alcuni esponenti delle differenti parte politiche abbiamo  chiesto di manifestare il proprio punto di vista su quanto sta accadendo e su come porvi rimedio. Daniele Andretta, consigliere Pdl, definisce “scarsa” la pianificazione del Comune e della Provincia di fronte all’emergenza mentre Mauro Franzinelli, consigliere di Lega Nord, sottolinea il fatto che “alla fine i profughi sono solo il 20% mentre l’80% sono clandestini che hanno lasciato il proprio Paese per ragioni economiche”. E ancora  Roberto D’Intino, consigliere Pd: “Stiamo assistendo a una crisi umanitaria incommensurabile. Servono aiuti da parte di tutti i cittadini”. Alfredo Reali, consigliere Sel: “Credo che l’Europa debba smetterla di essere l’Europa delle finanze ma debba essere l’Europa dei popoli”.  Roberto Brivitello, consigliere Pd: “Indispensabile è sburocratizzare le procedure”. Mariateresa Ugazio
Leggi tutto il servizio sul Corriere di Novara di sabato 5 settembre 2015

“Basta lacrime, agiamo. Questa non è un’emergenza, è una situazione che continuerà a lungo e richiede un approccio europeo”. “E’ dovere dell’Europa dare una risposta unitaria, che parta dal diritto d’asilo europeo, da iniziative europee sull’accoglienza e gestione dell’emergenza,  dal rimpatrio europeo ma anche da una strategia globale che tenga insieme gli interventi fondamentali da fare nei Paesi d’origine”. “Ora l’Europa ha capito, a partire dal presidente Junker. Fino ad oggi troppi leader si sono commossi e non si sono mossi. E’ ora che le cose cambino”. Con queste dichiarazioni rilasciate di recente, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, chiarisce il suo punto di vista su come, a suo giudizio, si debba affrontare  il fenomeno dell’immigrazione i cui numeri sono in crescita esponenziale.Immagini di violenza particolarmente crude anche contro l’infanzia, hanno scosso l’opinione pubblica mondiale e sembrano aver innescato, anche in quei governanti dei Paesi europei che non volevano saperne di accogliere queste persone, l’intenzione di cambiare rotta. 

L’immigrazione è un fenomeno sempiterno che ha interessato tutto il mondo, dalle ere più antiche ai nostri giorni, ma che in questo momento ha assunto connotati emergenziali in Europa con la prospettiva, da quando riferiscono gli studiosi della materia, di protrarsi per mezzo secolo.Il Governo, tramite il Ministero dell’Interno mette in azione i suoi rappresentati sul territorio, i prefetti, incaricati di gestire l’accoglienza nelle singole città scavalcando totalmente gli enti locali.  Così avviene anche per la Provincia di Novara dove la Prefettura si prepara in questi giorni a trovare soluzioni per accogliere gli ultimi 200 migranti assegnati a livello regionale.Nella città di Novara il dibattito politico su questo tema è aperto da tempo in  Consiglio comunale. Ad alcuni esponenti delle differenti parte politiche abbiamo  chiesto di manifestare il proprio punto di vista su quanto sta accadendo e su come porvi rimedio. 

Daniele Andretta, consigliere Pdl, definisce “scarsa” la pianificazione del Comune e della Provincia di fronte all’emergenza mentre Mauro Franzinelli, consigliere di Lega Nord, sottolinea il fatto che “alla fine i profughi sono solo il 20% mentre l’80% sono clandestini che hanno lasciato il proprio Paese per ragioni economiche”. E ancora  Roberto D’Intino, consigliere Pd: “Stiamo assistendo a una crisi umanitaria incommensurabile. Servono aiuti da parte di tutti i cittadini”. Alfredo Reali, consigliere Sel: “Credo che l’Europa debba smetterla di essere l’Europa delle finanze ma debba essere l’Europa dei popoli”.  Roberto Brivitello, consigliere Pd: “Indispensabile è sburocratizzare le procedure”. 

Mariateresa Ugazio

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