L’Its affina la creatività con Tom Ford

L’Its affina la creatività con Tom Ford
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Diventare tecnici altamente specializzati. Ma non solo. L’Its Tam per il Tessile Abbigliamento e Moda di Biella, biennio post-diploma con sede a Città Studi e cui fa capo l’Iis “Q. Sella”, punta anche alla creatività. A fornire cioè delle basi affinché i suoi studenti, nello specifico i ragazzi di fine corso della classe seconda, sviluppino competenze più ampie, volte anche - ed è questo il caso - a coltivare l’ispirazione che ruota attorno al tessuto. 
Maestro, in questo senso, non poteva che essere Tom Ford, figura poliedrica e creativa a tutto tondo che è stata “avvicinata” dall’Its Tam attraverso un incontro con il suo textile director, Matteo Fantone, ospitato direttamente in aula magna su invito della coordinatrice del corso, Silvia Moglia. Fantone, 45 anni biellese, vanta un percorso professionale che lega, a seguito del diploma di perito tessile, la Idd Italia, Zegna, Gucci fino alla Tom Ford. E che a Biella opera tutt’ora, per più marchi di prestigio, con la sua Double Srl. «Ai ragazzi ho raccontato la mia personale esperienza lavorativa e mi sono confrontato con loro sulla differenza tra un prodotto che non è di vasta distribuzione, come quello Tom Ford ad esempio, e il mass market - spiega - Nello stesso tempo, ho colto l’occasione per capire come percepiscono l’acquisto. Questo confrontarsi è stato molto utile e lo sarà ancora: ho intenzione di rivederli presto per affrontare, sulla base del giudizio di un loro lavoro, un tema centrale come la soddisfazione del cliente, per dei fornitori, sia legata a una propria proposta svincolata ma che nello stesso tempo deve considerare la realtà del marchio interessato. Qui, sta la bravura di un creativo». 
E qui sta anche una preziosa possibilità per uno studente del biennio, dal momento che - ammette Matteo Fantone - non è escluso che il director di Tom Ford possa “assoldare” uno stagista o addirittura una nuova forza da “assoldare” nel suo studio. 
Il lavoro della classe seconda dell’Its Tam, di cui parla Fantone, consiste in un “trend book” che va in questa direzione, come spiega il professor Rossano Bisio: «I ragazzi devono prepararsi a lavorare con aziende dalle caratteristiche diverse. Non solo, bisogna cogliere la mission di queste aziende. E per farlo, oggi, si va oltre la tecnica, si arriva a creare un parallelismo tra la moda e l’arte contemporanea: nella moda, ormai la bellezza è scivolata via, adesso è difficile riuscire a capirla se non entrando in un mondo concettualizzato. Questo insegna Tom Ford, la sua è una bellezza concettuale». 
Il trend book si ispira, dunque, al lusso dell’estetica espresso nei film dello stesso Ford, stilista ma anche regista, come “A single man” e “Animali notturni”. «Questo trend book è il numero zero di un quaderno di tendenze moda e tessuti innovativi al quale vorremmo arrivare, e che si ispira alla Biella anni ’60, per poi offrirlo all’Unione Industriale Biellese e alle aziende con le quali collaboriamo», aggiunge Rossano Bisio. 
«Ricevere un giudizio sarà importante per gli studenti, mi metterò nei panni di un cliente rispetto ai fornitori», chiosa Matteo Fantone. Giudizio “severo” attende, quindi, l’Its Tam. Ma l’ipotetico cliente, va ricordato, sarebbe Tom Ford.   
Giovanna Boglietti

Diventare tecnici altamente specializzati. Ma non solo. L’Its Tam per il Tessile Abbigliamento e Moda di Biella, biennio post-diploma con sede a Città Studi e cui fa capo l’Iis “Q. Sella”, punta anche alla creatività. A fornire cioè delle basi affinché i suoi studenti, nello specifico i ragazzi di fine corso della classe seconda, sviluppino competenze più ampie, volte anche - ed è questo il caso - a coltivare l’ispirazione che ruota attorno al tessuto. 
Maestro, in questo senso, non poteva che essere Tom Ford, figura poliedrica e creativa a tutto tondo che è stata “avvicinata” dall’Its Tam attraverso un incontro con il suo textile director, Matteo Fantone, ospitato direttamente in aula magna su invito della coordinatrice del corso, Silvia Moglia. Fantone, 45 anni biellese, vanta un percorso professionale che lega, a seguito del diploma di perito tessile, la Idd Italia, Zegna, Gucci fino alla Tom Ford. E che a Biella opera tutt’ora, per più marchi di prestigio, con la sua Double Srl. «Ai ragazzi ho raccontato la mia personale esperienza lavorativa e mi sono confrontato con loro sulla differenza tra un prodotto che non è di vasta distribuzione, come quello Tom Ford ad esempio, e il mass market - spiega - Nello stesso tempo, ho colto l’occasione per capire come percepiscono l’acquisto. Questo confrontarsi è stato molto utile e lo sarà ancora: ho intenzione di rivederli presto per affrontare, sulla base del giudizio di un loro lavoro, un tema centrale come la soddisfazione del cliente, per dei fornitori, sia legata a una propria proposta svincolata ma che nello stesso tempo deve considerare la realtà del marchio interessato. Qui, sta la bravura di un creativo». 
E qui sta anche una preziosa possibilità per uno studente del biennio, dal momento che - ammette Matteo Fantone - non è escluso che il director di Tom Ford possa “assoldare” uno stagista o addirittura una nuova forza da “assoldare” nel suo studio. 
Il lavoro della classe seconda dell’Its Tam, di cui parla Fantone, consiste in un “trend book” che va in questa direzione, come spiega il professor Rossano Bisio: «I ragazzi devono prepararsi a lavorare con aziende dalle caratteristiche diverse. Non solo, bisogna cogliere la mission di queste aziende. E per farlo, oggi, si va oltre la tecnica, si arriva a creare un parallelismo tra la moda e l’arte contemporanea: nella moda, ormai la bellezza è scivolata via, adesso è difficile riuscire a capirla se non entrando in un mondo concettualizzato. Questo insegna Tom Ford, la sua è una bellezza concettuale». 
Il trend book si ispira, dunque, al lusso dell’estetica espresso nei film dello stesso Ford, stilista ma anche regista, come “A single man” e “Animali notturni”. «Questo trend book è il numero zero di un quaderno di tendenze moda e tessuti innovativi al quale vorremmo arrivare, e che si ispira alla Biella anni ’60, per poi offrirlo all’Unione Industriale Biellese e alle aziende con le quali collaboriamo», aggiunge Rossano Bisio. 
«Ricevere un giudizio sarà importante per gli studenti, mi metterò nei panni di un cliente rispetto ai fornitori», chiosa Matteo Fantone. Giudizio “severo” attende, quindi, l’Its Tam. Ma l’ipotetico cliente, va ricordato, sarebbe Tom Ford.   
Giovanna Boglietti

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