La compagna lo lascia e lui la perseguita: a processo per stalking

La compagna lo lascia e lui la perseguita: a processo per stalking
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NOVARA, Non accetta la fine della storia con la sua compagna e finisce a processo per stalking, un processo nel quale, mercoledì mattina in Tribunale, sono ben tre le persone che hanno chiesto di costituirsi parte civile: l’ex compagna, la madre di lei e un conoscente della giovane. Alla sbarra si trova un 42enne originario della Calabria, ma residente nel Borgomanerese, assistito dall’avvocato Alessandro Romeo.

Stando all’accusa, l’uomo avrebbe minacciato e molestato la ex e i famigliari per diverso tempo, cagionando a tutti, e in modo particolare alla giovane, un forte stato di ansia e di paura per la propria incolumità e quella dei congiunti. Una situazione che, a quanto risulta, li avrebbe portati a modificare le proprie abitudini di vita. In un caso, risalente al dicembre 2013, l’uomo – dopo che la compagna aveva deciso di lasciarlo e trasferirsi a casa di un’amica – avrebbe raggiunto l’ex compagna davanti all’abitazione della madre, aggredendola con insulti e minacce: «Me la pagherai… non ti lascerò mai in pace», le avrebbe gridato. E ancora nell’aprile del 2014 l’avrebbe seguita, da Borgo Ticino sino all’altezza di Cuggiono, nel Milanese. Qui, con un’apposita manovra, l’avrebbe obbligata a fermarsi, insultandola ancora con pesanti offese. Prossima udienza nel 2018.

mo.c.

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola giovedì 18 maggio


NOVARA, Non accetta la fine della storia con la sua compagna e finisce a processo per stalking, un processo nel quale, mercoledì mattina in Tribunale, sono ben tre le persone che hanno chiesto di costituirsi parte civile: l’ex compagna, la madre di lei e un conoscente della giovane. Alla sbarra si trova un 42enne originario della Calabria, ma residente nel Borgomanerese, assistito dall’avvocato Alessandro Romeo.

Stando all’accusa, l’uomo avrebbe minacciato e molestato la ex e i famigliari per diverso tempo, cagionando a tutti, e in modo particolare alla giovane, un forte stato di ansia e di paura per la propria incolumità e quella dei congiunti. Una situazione che, a quanto risulta, li avrebbe portati a modificare le proprie abitudini di vita. In un caso, risalente al dicembre 2013, l’uomo – dopo che la compagna aveva deciso di lasciarlo e trasferirsi a casa di un’amica – avrebbe raggiunto l’ex compagna davanti all’abitazione della madre, aggredendola con insulti e minacce: «Me la pagherai… non ti lascerò mai in pace», le avrebbe gridato. E ancora nell’aprile del 2014 l’avrebbe seguita, da Borgo Ticino sino all’altezza di Cuggiono, nel Milanese. Qui, con un’apposita manovra, l’avrebbe obbligata a fermarsi, insultandola ancora con pesanti offese. Prossima udienza nel 2018.

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