La compagna lo vuole lasciare, ma lui le chiede dei soldi per lasciarla libera

La compagna lo vuole lasciare, ma lui le chiede dei soldi per lasciarla libera
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NOVARA – Le pene d’amore hanno un prezzo e ne sa qualcosa una donna cinese C.X., classe 1983, che, resasi conto dell’incompatibilità con il suo fidanzato, un connazionale C.G. classe 1985, ha tentato nell’agosto scorso di separarsene senza però riuscirci.

NOVARA – Le pene d’amore hanno un prezzo e ne sa qualcosa una donna cinese C.X., classe 1983, che, resasi conto dell’incompatibilità con il suo fidanzato, un connazionale C.G. classe 1985, ha tentato nell’agosto scorso di separarsene senza però riuscirci.
Messo davanti alla scelta della compagna, riferisce la Polizia, “C.G. ha iniziato a ingiuriare, minacciare di morte e perseguitare con continue telefonate, anche 50 al giorno, la donna, sino ad arrivare a pretendere una ingente somma, come “liquidazione” del loro rapporto sentimentale. In caso contrario le avrebbe reso la vita impossibile anche sul posto di lavoro, un ristorante cinese cittadino, preso anch’esso di mira con assillanti telefonate ai datori di lavoro”.
Costretta dalle pressioni dell’ex fidanzato, C.X. ha elargito una somma di 5.500 euro come cauzione, pensando di aver risolto le richieste di denaro dell’uomo. Purtroppo per la cinese, l’ex fidanzato non ha cessato le sue richieste estorsive, giungendo, lo scorso 21 settembre, “ad esigere la somma di 8.000 euro, che la vittima accettava di elargire pur di tornare a essere una donna libera. Non avendo però la disponibilità della somma richiesta, la donna metteva in un trolley diversi gioielli e piccoli beni di valore, lasciandola in pegno al suo aguzzino”.
Nell’affannosa ricerca del denaro la donna arrivava a richiedere il licenziamento ai suoi titolari, esigendo immediatamente il Tfr proprio per consegnare il denaro all’ex compagno.
La vicenda si è poi resa più critica, quando della donna non si hanno più avute notizie, poiché si era allontanata con l’ex compagno alla ricerca del denaro. Temendo per il peggio, la locale Squadra Mobile ha attivato una complessa quanto veloce attività investigativa, riuscendo a rintracciare i due nei pressi della stazione e arrestando in flagranza di reato C.G. in ordine al reato di tentata estorsione. La misura coercitiva è stata poi convalidata dal Gip di Novara, che, in sede di scarcerazione, ha imposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna e l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

mo.c.

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