La Finanza scopre frode fiscale nel settore delle pulizie

La Finanza scopre frode fiscale nel settore delle pulizie
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NOVARA, 26 AGO - I finanzieri della Compagnia di Novara hanno scoperto una frode fiscale realizzata mediante l’utilizzo di fatture false. Il tutto è stato scoperto durante una verifica eseguita nei confronti di una società di pulizie.

La società è stata individuata nell’ambito di un’ulteriore attività investigativa che ha portato alla luce diverse imprese, che, nel tempo, spiega una nota stampa della Finanza, “hanno emesso fatture false senza presentare le prescritte dichiarazioni dei redditi. In particolare due ditte individuali, nel corso di pochi anni, hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per diversi milioni di euro, nonostante fossero prive di una idonea struttura operativa (uffici/depositi, attrezzature e dipendenti)”.

Nel corso degli accertamenti è emerso che la società controllata, “al fine di dare una parvenza di legalità alle citate operazioni, liquidava le fatture fasulle con assegni bancari e/o bonifici. Successivamente tali provviste di denaro venivano prelevate allo sportello, per contanti, dal finto fornitore per essere restituite all’utilizzatrice dei falsi documenti fiscali. Il raffronto analitico della contabilità della società verificata con quella delle imprese “cartiere” ha permesso di quantificare il suo reale volume d’affari, fraudolentemente diminuito mediante l’utilizzo delle false fatture, e di procedere al recupero di una base imponibile per complessivi 555.220 euro ai fini delle imposte dirette e 112.953 euro di Iva”.

A conclusione delle indagini di polizia tributaria i tre responsabili della frode fiscale sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara. Nei loro confronti è stata anche formulata una proposta di sequestro per equivalente finalizzato alla confisca del profitto relativo al mancato pagamento delle tasse dovute. 

L’intervento si inserisce in una più ampia strategia delle Fiamme Gialle, che punta a contrastare gli effetti negativi dell’evasione, “che si riversano sull’economia, sulla concorrenza leale tra le imprese e sulle risorse economiche dello Stato, accrescendo – spiega la Finanza - il carico fiscale per i cittadini onesti”.

mo.c.


NOVARA, 26 AGO - I finanzieri della Compagnia di Novara hanno scoperto una frode fiscale realizzata mediante l’utilizzo di fatture false. Il tutto è stato scoperto durante una verifica eseguita nei confronti di una società di pulizie.

La società è stata individuata nell’ambito di un’ulteriore attività investigativa che ha portato alla luce diverse imprese, che, nel tempo, spiega una nota stampa della Finanza, “hanno emesso fatture false senza presentare le prescritte dichiarazioni dei redditi. In particolare due ditte individuali, nel corso di pochi anni, hanno emesso fatture per operazioni inesistenti per diversi milioni di euro, nonostante fossero prive di una idonea struttura operativa (uffici/depositi, attrezzature e dipendenti)”.

Nel corso degli accertamenti è emerso che la società controllata, “al fine di dare una parvenza di legalità alle citate operazioni, liquidava le fatture fasulle con assegni bancari e/o bonifici. Successivamente tali provviste di denaro venivano prelevate allo sportello, per contanti, dal finto fornitore per essere restituite all’utilizzatrice dei falsi documenti fiscali. Il raffronto analitico della contabilità della società verificata con quella delle imprese “cartiere” ha permesso di quantificare il suo reale volume d’affari, fraudolentemente diminuito mediante l’utilizzo delle false fatture, e di procedere al recupero di una base imponibile per complessivi 555.220 euro ai fini delle imposte dirette e 112.953 euro di Iva”.

A conclusione delle indagini di polizia tributaria i tre responsabili della frode fiscale sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara. Nei loro confronti è stata anche formulata una proposta di sequestro per equivalente finalizzato alla confisca del profitto relativo al mancato pagamento delle tasse dovute. 

L’intervento si inserisce in una più ampia strategia delle Fiamme Gialle, che punta a contrastare gli effetti negativi dell’evasione, “che si riversano sull’economia, sulla concorrenza leale tra le imprese e sulle risorse economiche dello Stato, accrescendo – spiega la Finanza - il carico fiscale per i cittadini onesti”.

mo.c.


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