Cronaca

La minacciavano per avere i soldi della ‘postazione’: prostituta denuncia una collega

La minacciavano per avere i soldi della ‘postazione’: prostituta denuncia una collega
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NOVARA, Ha denunciato la collega per tentata rapina e ora la ragazza è finita alla sbarra, in Tribunale a Novara. L’ultima udienza del processo, quella conclusiva, giovedì scorso. Una storia di minacce nel mondo della prostituzione novarese e che ha visto l’imputata assolta perché il fatto non sussiste.

Vittima una 30enne romena, ascoltata in aula. “Volevano che consegnassi 50 euro ogni sera, quelli della mia postazione”. E ancora: “Hanno fatto venire da me una collega, che mi ha minacciato, dicendo di andarmene o me l’avrebbe fatta pagare, perché lì non poteva lavorare nessuno se non si davano i soldi al giovane albanese”. Minacce, dunque, per la postazione, che hanno portato a processo una giovane albanese. Ragazza che, però, era lei stessa costretta a lavorare con gli albanesi e, parrebbe, fidanzata con l’uomo che continuava a chiedere soldi per la postazione della romena. Quest’ultima non ha mai accettato le minacce e, quando la situazione si è fatta più pericolosa e pesante, si è recata dalle Forze dell’Ordine.mo.c.

NOVARA, Ha denunciato la collega per tentata rapina e ora la ragazza è finita alla sbarra, in Tribunale a Novara. L’ultima udienza del processo, quella conclusiva, giovedì scorso. Una storia di minacce nel mondo della prostituzione novarese e che ha visto l’imputata assolta perché il fatto non sussiste.
Vittima una 30enne romena, ascoltata in aula. “Volevano che consegnassi 50 euro ogni sera, quelli della mia postazione”. E ancora: “Hanno fatto venire da me una collega, che mi ha minacciato, dicendo di andarmene o me l’avrebbe fatta pagare, perché lì non poteva lavorare nessuno se non si davano i soldi al giovane albanese”. Minacce, dunque, per la postazione, che hanno portato a processo una giovane albanese. Ragazza che, però, era lei stessa costretta a lavorare con gli albanesi e, parrebbe, fidanzata con l’uomo che continuava a chiedere soldi per la postazione della romena. Quest’ultima non ha mai accettato le minacce e, quando la situazione si è fatta più pericolosa e pesante, si è recata dalle Forze dell’Ordine.

mo.c.

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