La preoccupazione delle Rsu della Polizia locale sulla sola assunzione prevista nel 2015

La preoccupazione delle Rsu della Polizia locale sulla sola assunzione prevista nel 2015
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NOVARA - Cinque nuovi agenti da assumere alla Polizia locale di Novara, da ‘spalmare’ su tre anni, dal 2015 al 2018, uno quest’anno e gli altri da distribuire nei due anni successivi, sono pochi per le esigenze di una città come il capoluogo novarese e, soprattutto, per l’attuale numero di agenti attivi al comando di via Alberto da Giussano. Servono più forze.

A sostenerlo è l’ispettore Roberto Imeri, membro della Rsu, rappresentanza sindacale unitaria degli agenti di Polizia locale. «All’ultima riunione cui ho partecipato – spiega – avevo appreso che i cinque agenti sarebbero stati assunti e suddivisi su tre anni, uno nel corso del 2015, due nell’anno successivo, altri due l’anno seguente. Il numero è troppo esiguo. Questo, per noi, sinceramente, è un problema. Tra pensionamenti e altre situazioni siamo sempre meno e le difficoltà ci sono: sono evidenti. Ci manca personale. Al momento impieghiamo all’esterno, ossia nelle attività direttamente in strada, 28 agenti su tre turni. Questi numeri già la dicono tutta. Non è un numero sufficiente per una realtà come quella novarese. Meno di 30 agenti per garantire i vari servizi in città previsti su strada sono davvero pochi. Se poi mettiamo in mezzo ferie o quant’altro, è facile immaginarsi come sia difficile garantire i tre turni di lavoro. Normalmente in una città con le caratteristiche di Novara, che ha 100mila abitanti, necessiterebbe almeno un agente ogni 1.200. Siamo, così, fortemente sforniti. Sino a tre anni fa erano almeno 40 gli agenti in strada. La differenza con l’oggi è netta. Sì, è vero che a lavorare al comando, come potrebbe dire qualcuno, siamo circa un centinaio, ma in strada sono comunque solo 28. Gli altri sono impiegati in altri servizi, in ufficio e altre competenze tipicamente della Polizia locale. Lo scorso anno abbiamo avuto due prepensionamenti – continua Imeri - c’è chi va in pensione e chi si trasferisce. Con il blocco delle assunzioni, poi, il problema si è fatto più pressante. Cinque nuovi agenti, sinceramente, per le esigenze esistenti, sono davvero pochi».

mo.c.


NOVARA - Cinque nuovi agenti da assumere alla Polizia locale di Novara, da ‘spalmare’ su tre anni, dal 2015 al 2018, uno quest’anno e gli altri da distribuire nei due anni successivi, sono pochi per le esigenze di una città come il capoluogo novarese e, soprattutto, per l’attuale numero di agenti attivi al comando di via Alberto da Giussano. Servono più forze.

A sostenerlo è l’ispettore Roberto Imeri, membro della Rsu, rappresentanza sindacale unitaria degli agenti di Polizia locale. «All’ultima riunione cui ho partecipato – spiega – avevo appreso che i cinque agenti sarebbero stati assunti e suddivisi su tre anni, uno nel corso del 2015, due nell’anno successivo, altri due l’anno seguente. Il numero è troppo esiguo. Questo, per noi, sinceramente, è un problema. Tra pensionamenti e altre situazioni siamo sempre meno e le difficoltà ci sono: sono evidenti. Ci manca personale. Al momento impieghiamo all’esterno, ossia nelle attività direttamente in strada, 28 agenti su tre turni. Questi numeri già la dicono tutta. Non è un numero sufficiente per una realtà come quella novarese. Meno di 30 agenti per garantire i vari servizi in città previsti su strada sono davvero pochi. Se poi mettiamo in mezzo ferie o quant’altro, è facile immaginarsi come sia difficile garantire i tre turni di lavoro. Normalmente in una città con le caratteristiche di Novara, che ha 100mila abitanti, necessiterebbe almeno un agente ogni 1.200. Siamo, così, fortemente sforniti. Sino a tre anni fa erano almeno 40 gli agenti in strada. La differenza con l’oggi è netta. Sì, è vero che a lavorare al comando, come potrebbe dire qualcuno, siamo circa un centinaio, ma in strada sono comunque solo 28. Gli altri sono impiegati in altri servizi, in ufficio e altre competenze tipicamente della Polizia locale. Lo scorso anno abbiamo avuto due prepensionamenti – continua Imeri - c’è chi va in pensione e chi si trasferisce. Con il blocco delle assunzioni, poi, il problema si è fatto più pressante. Cinque nuovi agenti, sinceramente, per le esigenze esistenti, sono davvero pochi».

mo.c.


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