Laghi: quattro vele per l’alto Verbano e Orta

Laghi: quattro vele per l’alto Verbano e Orta
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Novità per la “Guida blu”, che certifica il meglio dei mari e dei laghi italiani,  realizzata da Legambiente e Touring Club italiano. Quest’anno le località marine e lacustri sono state raggruppate in comprensori turistici, e non assegnando le tradizionali vele ai singoli comuni, perché «chi va in vacanza non si ferma al confine amministrativo, ma visita spesso un territorio più ampio optando per modalità di turismo itinerante». L’annuale pubblicazione, presentata a Roma, esamina oltre 100 comprensori, ovvero territori vasti che possono contenere anche più comuni individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi, integrati dalle valutazioni dei circoli locali di Legambiente e dagli equipaggi di Goletta Verde e di Goletta dei Laghi. Per il 2017 sono 21 quelli che hanno ottenuto il riconoscimento delle cinque vele: 15 quelli marini e sei quelli lacustri. 
In due aree «per criteri di omogeneità» è stata suddivisa la sponda piemontese del Lago Maggiore. Bene l’Alto Verbano e Golfo Borromeo: Cannobio, Cannero Riviera, Oggebbio, Ghiffa, Verbania, Stresa portano a casa quattro vele. Tre invece quelle del Sud Verbano che conferma la fotografia dello scorso anno per Belgirate, Lesa, Meina, Arona e Dormelletto. Nel Cusio solo Orta viene classificata, ottenendo 4 vele. «I criteri di valutazione ambientale sono stati determinanti, rispetto alla notorietà, al paesaggio o all’immagine percepita del comune turistico – sottolinea Roberto Signorelli vice presidente del circolo locale di Legambiente e coordinatore della Guida Blu e della tappa della Goletta dei Laghi per il Verbano - Diverse località molto note dei laghi di Como e di Garda, non avendo raggiunto i parametri ambientali minimi non sono state ammesse e non si trovano sulla guida. Rispetto alla media dei grandi laghi del nord Italia le 3 vele assegnate al sud Verbano piemontese, allineando tutti i cinque comuni ai risultati dello scorso anno di Arona, Lesa e Belgirate, sono un risultato più che apprezzabile. Auspichiamo che il territorio possa continuare il percorso di miglioramento delle perfomance ambientali già iniziato, per raggiungere in breve standard di eccellenza e riconoscimenti formali che ci meritiamo». In questi anni si è passati da un turismo di massa ad un’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. «Le località consigliate nella guida “Il mare più bello” - spiega Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente - sono state raggruppate in comprensori perché crediamo nelle politiche territoriali, di area e di sistema capaci di unire competenze, risorse e occasioni turistiche». «Uno stimolo anche per le amministrazioni del nostro territorio a fare sistema ed uscire da logiche campanilistiche – commenta Massimiliano Caligara, presidente del circolo di Legambiente “Gli Amici del Lago di Arona – per costruire un’offerta turistica maggiormente integrata sviluppando progetti coordinati, ad esempio sulla mobilità sostenibile e le piste ciclabili». 
Maria Nausica Bucci

Novità per la “Guida blu”, che certifica il meglio dei mari e dei laghi italiani,  realizzata da Legambiente e Touring Club italiano. Quest’anno le località marine e lacustri sono state raggruppate in comprensori turistici, e non assegnando le tradizionali vele ai singoli comuni, perché «chi va in vacanza non si ferma al confine amministrativo, ma visita spesso un territorio più ampio optando per modalità di turismo itinerante». L’annuale pubblicazione, presentata a Roma, esamina oltre 100 comprensori, ovvero territori vasti che possono contenere anche più comuni individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi, integrati dalle valutazioni dei circoli locali di Legambiente e dagli equipaggi di Goletta Verde e di Goletta dei Laghi. Per il 2017 sono 21 quelli che hanno ottenuto il riconoscimento delle cinque vele: 15 quelli marini e sei quelli lacustri. 
In due aree «per criteri di omogeneità» è stata suddivisa la sponda piemontese del Lago Maggiore. Bene l’Alto Verbano e Golfo Borromeo: Cannobio, Cannero Riviera, Oggebbio, Ghiffa, Verbania, Stresa portano a casa quattro vele. Tre invece quelle del Sud Verbano che conferma la fotografia dello scorso anno per Belgirate, Lesa, Meina, Arona e Dormelletto. Nel Cusio solo Orta viene classificata, ottenendo 4 vele. «I criteri di valutazione ambientale sono stati determinanti, rispetto alla notorietà, al paesaggio o all’immagine percepita del comune turistico – sottolinea Roberto Signorelli vice presidente del circolo locale di Legambiente e coordinatore della Guida Blu e della tappa della Goletta dei Laghi per il Verbano - Diverse località molto note dei laghi di Como e di Garda, non avendo raggiunto i parametri ambientali minimi non sono state ammesse e non si trovano sulla guida. Rispetto alla media dei grandi laghi del nord Italia le 3 vele assegnate al sud Verbano piemontese, allineando tutti i cinque comuni ai risultati dello scorso anno di Arona, Lesa e Belgirate, sono un risultato più che apprezzabile. Auspichiamo che il territorio possa continuare il percorso di miglioramento delle perfomance ambientali già iniziato, per raggiungere in breve standard di eccellenza e riconoscimenti formali che ci meritiamo». In questi anni si è passati da un turismo di massa ad un’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. «Le località consigliate nella guida “Il mare più bello” - spiega Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente - sono state raggruppate in comprensori perché crediamo nelle politiche territoriali, di area e di sistema capaci di unire competenze, risorse e occasioni turistiche». «Uno stimolo anche per le amministrazioni del nostro territorio a fare sistema ed uscire da logiche campanilistiche – commenta Massimiliano Caligara, presidente del circolo di Legambiente “Gli Amici del Lago di Arona – per costruire un’offerta turistica maggiormente integrata sviluppando progetti coordinati, ad esempio sulla mobilità sostenibile e le piste ciclabili». 
Maria Nausica Bucci

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