Le strategie di truffa più diffuse a Novara

Le strategie di truffa più diffuse a Novara
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NOVARA - L’ultima strategia tra i truffatori, nuova quantomeno a Novara, sembrava essere quella dell’abbraccio, dato per ringraziare di un’informazione o di un aiuto ricevuto quella che, invece, di lì a poco sarebbe diventata la loro vittima. Gli ultimi episodi di truffe in città, almeno sino al periodo di giugno-luglio, erano stati per lo più di questa tipologia. In questo caso, tra l’altro, a cadere nel tranello, non solo persone anziane o sole, ma anche giovani, donne come anche uomini: un abbraccio, un ringraziamento, magari anche con un bacio sulla guancia di finto affetto e, nel frattempo, la fregatura: il malvivente di turno ti sottraeva la catenina o, in alternativa, l’orologio o riusciva persino a prenderti il portafogli.

Negli scorsi giorni, però, ecco riapparire una truffa che, a Novara, in passato, ha fatto molte vittime e creato allarmismo tra le persone anziane e sole, finendo anche al centro di un’inchiesta della locale Procura, l’operazione “Caro Nipote”, che, nell’estate del 2014, ha permesso di sgominare un gruppo di rom polacchi, che avevano derubato pensionate e pensionati, fingendosi parenti in difficoltà economiche. Unica differenza con l’episodio avvenuto in corso della Vittoria, il fatto che la banda sgominata dalla Procura partisse sempre, prima di agire in concreto con il furto, da una telefonata a casa. In questo caso la strategia dell’inganno, ossia il fingersi amici del famigliare, è stato fatto ‘in diretta’, in strada, poco distante dall’abitazione della donna. La signora è così salita nel suo appartamento e ha portato ai due malfattori circa 400 euro. Ha poi scoperto, parlando con la famiglia, di essere stata ingannata.

Sono comunque tante le tecniche utilizzate dai truffatori. Ogni giorno ne inventano una, anche a danno di chi è in auto. La più nota, la truffa dello specchietto. Come difendersi da queste truffe? Per quelle in casa, i consigli di Polizia e Carabinieri sono sempre gli stessi: «non aprire a chi non si conosce e segnalare a 112 e 113 qualsiasi cosa risultasse sospetta».

Monica Curino

 

Per saperne di più leggi l’articolo completo sul Corriere di Novara in edicola il 7 settembre


NOVARA - L’ultima strategia tra i truffatori, nuova quantomeno a Novara, sembrava essere quella dell’abbraccio, dato per ringraziare di un’informazione o di un aiuto ricevuto quella che, invece, di lì a poco sarebbe diventata la loro vittima. Gli ultimi episodi di truffe in città, almeno sino al periodo di giugno-luglio, erano stati per lo più di questa tipologia. In questo caso, tra l’altro, a cadere nel tranello, non solo persone anziane o sole, ma anche giovani, donne come anche uomini: un abbraccio, un ringraziamento, magari anche con un bacio sulla guancia di finto affetto e, nel frattempo, la fregatura: il malvivente di turno ti sottraeva la catenina o, in alternativa, l’orologio o riusciva persino a prenderti il portafogli.

Negli scorsi giorni, però, ecco riapparire una truffa che, a Novara, in passato, ha fatto molte vittime e creato allarmismo tra le persone anziane e sole, finendo anche al centro di un’inchiesta della locale Procura, l’operazione “Caro Nipote”, che, nell’estate del 2014, ha permesso di sgominare un gruppo di rom polacchi, che avevano derubato pensionate e pensionati, fingendosi parenti in difficoltà economiche. Unica differenza con l’episodio avvenuto in corso della Vittoria, il fatto che la banda sgominata dalla Procura partisse sempre, prima di agire in concreto con il furto, da una telefonata a casa. In questo caso la strategia dell’inganno, ossia il fingersi amici del famigliare, è stato fatto ‘in diretta’, in strada, poco distante dall’abitazione della donna. La signora è così salita nel suo appartamento e ha portato ai due malfattori circa 400 euro. Ha poi scoperto, parlando con la famiglia, di essere stata ingannata.

Sono comunque tante le tecniche utilizzate dai truffatori. Ogni giorno ne inventano una, anche a danno di chi è in auto. La più nota, la truffa dello specchietto. Come difendersi da queste truffe? Per quelle in casa, i consigli di Polizia e Carabinieri sono sempre gli stessi: «non aprire a chi non si conosce e segnalare a 112 e 113 qualsiasi cosa risultasse sospetta».

Monica Curino

 

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