Cordoglio

Lesa, Belgirate e Nebbiuno in lutto per lo storico elettricista Cesare Pittarello

L'uomo per il suo impegno per la comunità aveva ricevuto anche il riconosimento dell'Ago Maggiore.

Lesa, Belgirate e Nebbiuno in lutto per lo storico elettricista Cesare Pittarello
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Le tre comunità di Lesa, Belgirate e Nebbiuno in lutto per la morte dello storico elettricista Cesare Pittarello.

Nel Vergante il lutto per lo storico elettricista di Lesa

La comunità di Lesa è stata scossa dalla notizia dell’improvvisa scomparsa di Cesare Pittarello. L’uomo era nato 77 anni fa a Belgirate, e ha svolto a Lesa la sua professione di elettricista fino al 2014, anno nel quale è andato in pensione, cedendo la sua attività al figlio Moreno e trasferendosi con la moglie a Nebbiuno. Persona molto conosciuta, per moltissimi anni è stato un valente artigiano sempre a disposizione di tutti. Molte manifestazioni d’affetto e ricordo nei suoi confronti sono state tributate sui social. Nel 2017 l'Amministrazione comunale lesiana gli aveva conferito il premio dell'Ago Maggiore per la sua laboriosità e per l'impegno di volontariato a servizio delle necessità del paese. I lesiani ricordano con simpatia e nostalgia le sue partecipazioni natalizie all’allestimento di un carro-roulotte, che  trasportava i giocattoli che Babbo Natale distribuiva ai bambini. Ogni anno Pittarello collaborava curando l’allestimento delle lucette natalizie di addobbo. Era stato sempre disponibile anche verso la locale sede della Cri. «Aveva iniziato a undici anni ad apprendere il mestiere dell'elettricista - spiega il fratello Sergio - andando a fare il “bocia” apprendista in una ditta locale. Poi aveva studiato con Radio Elettra diplomandosi ufficialmente come elettricista, e di ciò era orgoglioso. Credo che non vi sia casa lesiana e dintorni dove egli non abbia fatto degli impianti elettrici, e sicuramente ha conosciuto tre generazioni di lesiani.  Nel 1971 ha aperto un negozio di elettrodomestici a Lesa. Ho tanti ricordi di lui, abbiamo sempre collaborato per fare certi lavori. Ricordo che una volta abbiamo costruito insieme un giradischi. Io ho fatto il mobiletto in legno mentre lui ha curato l'impianto elettrico e fonico. Era venuto proprio un bel lavoro e ci eravamo compiaciuti della nostra collaborazione. Abbiamo fatto e aderito insieme a tante iniziative benefiche. Gli piaceva mettersi al servizio della comunità. Lui era sempre disponibile ad ogni chiamata, compreso il sabato e la domenica. Era molto legato a Lesa, tanto da partire ogni mattina da Nebbiuno per venire a fare un giro nel paese dove aveva vissuto un’intera vita. Amava definirsi un artigiano del suono e delle luci».

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