Made in Italy all'estero

Percentuali in crescita per l'Italia tra cui Novara

Made in Italy all'estero
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Il made in Italy si trasferisce all'estero ed è sempre più appezzato sopratutto nelle Micro e Piccole Imprese.

Percentuali 2017

Secondo un'indagine di Confartigianato negli ultimi dieci mesi l'Export dei settori a maggior concentrazione di Micro e Piccole imprese sale a 122,012 milioni di euro toccando, con una incidenza sul PIL 7,2%, il massimo storico degli ultimi venti anni: tocca il massimo anche il saldo degli scambi commerciali dei settori di Mpi, positivo per 38,948 milioni di euro. Nei primi nove del 2017 l'export dei settori di Mpi sale del 5,1% e in dettaglio sale del 6,6% nei Paesi al di fuori dell'Unione europea a a 28 e del 3,9% all'interno dell'Ue.

Maggiore crescita in chiave settoriale

E' diffusa la crescita delle vendite all'estero: il settore a maggiore crescita è quello delle Altre manifatture in salita del 7,8% seguito da Metalli con il 7,1%, Legno con il 5,8%, Alimentare e Pelle crescono entrambi del 5,4%, Abbigliamento con il 3,8%, Mobili con il 2,9% e il Tessile con l'1,0%. L'esame delle tendenze sul territorio mette in luce che nei primi nove mesi del 2017 tra le maggiori regioni si osserva una crescita dell'export di Mpi a doppia cifra in Piemonte, Friuli-Venezia Giulia.

In piemonte

Tra le provincie piemontesi si riscontra  una crescita a doppia cifra delle vendite all'estero nei settori di Mpi ad Alessandria, e Cuneo. Segue, con aumenti sopra alla media, Biella. Segue infine: Asti, Vco, Torino e Novara.

In Italia

Il grado di esposizione, dato il rapporto tra le esportazioni nei settori Mpi e il valore aggiunto territoriale, mostra il valore più elevato in Veneto con il 19,16%, più che doppio rispetto alla media dell'8,41%; seguono Toscana  con il 15,38%, Marche con il 12,31%, Emilia Romagna con il 11,64%, Friuli-Venezia Giulia con l'11,25%, Piemonte con il 9,97% e Lombardia con il 9,85%.

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