Il caso

Maggiora pensionata sventa la truffa dei finti parenti

I malviventi si erano informati su numerosi dettagli familiari e personali.

Maggiora pensionata sventa la truffa dei finti parenti
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Maggiora pensionata nel mirino dei truffatori: ma intervengono il sindaco e i carabinieri.

Maggiora pensionata sventa truffa

Malviventi in azione a Maggiora. Nel mirino dei truffatori una pensionata novantenne che ha ricevuto una telefonata inquietante: «Tua nipote e tua figlia sono bloccate in caserma dai carabinieri, hanno commesso un reato e per potere tornare a casa devono versare una grossa cauzione. Ma c’è da versarla subito se no rischiano il carcere. Passiamo noi tra poco». La pensionata sulle prime si è spaventata, poi ha preso il telefono e ha avvertito un parente che a sua volta ha segnalato il fatto al sindaco Roberto Balzano che ha raccontato: «Mi sono recato subito a casa della signora, sia per vedere se per caso arrivasse qualcuno a pretendere i quattrini, sia nel caso telefonassero di nuovo. Per fortuna non l’hanno fatto».

Tante informazioni

Il problema è rappresentato dalle informazioni di cui disponevano i truffatori: «Hanno dato una serie impressionanti di dettagli familiari e personali, con riscontri precisi, esatti, quindi significa che si erano informati molto bene, poi hanno mirato a colpire una persona sola e molto anziana. Naturalmente ho avvertito subito i carabinieri». Balzano aggiunge che l’episodio fa il paio con quello accaduto un mese fa in paese, anche in questo caso con i truffatori rimasti a bocca asciutta: «In quella circostanza un’altra pensionata, anche lei molto anziana, è stata contattata telefonicamente per dirle che una sua parente era ricoverata in ospedale e doveva essere operata con urgenza, ne andava di mezzo la vita, ma per l’intervento chirurgico occorreva pagare». Poi la segnalazione alle forze dell’ordine. Un episodio simile è avvenuto a Roasio.

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