Massino Visconti piange Antonio Guenzi: era una delle colonne del paese

Un autista di mezzi pesanti con la passione per il lavoro e per il suo paese

Massino Visconti piange Antonio Guenzi: era una delle colonne del paese
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Massino Visconti piange per uno dei suoi volti storici. E' scomparso all'età di 85 anni Antonio Guenzi.

Massino Visconti piange una delle sue colonne

E’ scomparso lo scorso mercoledì 6 febbraio, all’età di 85 anni, un vero e proprio simbolo per la comunità di Massino Visconti. Massinese doc da generazioni, Antonio Guenzi ha vissuto tutta la sua esistenza a contatto con la realtà del paese dove la sua famiglia aveva scelto di vivere. Dopo una carriera come autista di mezzi pesanti, anche da pensionato non aveva mai smesso di lavorare.

Il ricordo di chi lo conosceva bene

"Si dedicava a coltivare la sua terra - ricorda l’amico Angelo Gemelli, ex vicesindaco del paese - è morto senza nessun cenno di sofferenza nella sua casa, dove la moglie Vittoria lo stava accudendo amorevolmente. Da qualche tempo il suo fisico si era indebolito e a fatica riusciva a passeggiare nel giardino della villetta che la sua famiglia si era costruita con tanti anni di sacrifici. Antonio era una persona umile, rispettosa e cordiale. Nella conversazione sovente ricordava la miseria e la fame sofferta durante gli anni della guerra, ma, nel contempo, esprimeva serenità per il progresso e un certo benessere raggiunto, frutto di tanto lavoro. Antonio era infatti il quarto di sette fratelli maschi, figli di una famiglia contadina tipica dei nostri paesi".

Una vita segnata dalla tragedia di una figlia scomparsa troppo presto

La famiglia di Guenzi ha dovuto convivere poi con una terribile notizia. "Purtroppo al culmine della serenità familiare- continua infatti Gemelli - una rarissima malattia non ha lasciato scampo alla sua unica figlia Ornella. Infatti, dopo circa tre anni dal matrimonio, a 32 anni, Ornella è mancata. Il dolore dei genitori e del marito è stato immenso e la tristezza per la perdita della persona più cara lasciò nel cuore dei suoi genitori e del suo sposo una ferita inguaribile. La moltitudine di amici, parenti e conoscenti che hanno partecipato alla cerimonia funebre è stata una grande testimonianza di stima e di amicizia".

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