Mattanza di cervi e daini ad Agrate Conturbia: intervengono i Forestali
Nel corso delle perquisizioni sono state rinvenute e sequestrate nr. 12 armi a canna lunga detenute per uso sportivo, una pistola, coltelli da caccia, numerose munizioni, un trofeo di cervo, puntatori ed ottiche di precisione ed un laccio metallico.
Nella mattina di martedì 12 dicembre 2023 i carabinieri forestali di Lesa con il supporto dei nuclei forestali di Novara ed Oleggio hanno dato esecuzione a decreti di perquisizione e di ispezione emessi dalla Procura di Novara per reati di uccisione di animali, porto abusivo di armi e furto venatorio a carico di un agricoltore della zona.
I fatti
Le indagini sono scaturite a seguito di una segnalazione pervenuta ai militari relativa alla presenza di numerose carcasse di ungulati presenti in un area agricola del Comune di Agrate Conturbia. Giunti sul posto i carabinieri forestali hanno potuto constatare la presenza di ben 80 grandi ungulati (cervi e daini) perlopiù maschi con evidenti segni che riconducevano l’abbattimento a colpi di arma da fuoco.
Il singolare ritrovamento ha subito allertato i carabinieri forestali per via de numerose anomalie rilevabili ovvero l’elevato numero di capi abbattuti nella stessa area, il breve arco temporale in cui erano avvenuti gli abbattimenti desumibile dalle condizioni più o meno omogenee delle carcasse ed il fatto che le stesse carcasse fossero integre e quindi non prelevate per procurarsi carne o trofei.
Le prime indagini condotte dai Carabinieri forestali di Lesa hanno via via visto restringersi il campo dei sospettati sino a portare la Procura di Novara ad emettere un decreto di perquisizione nei confronti di un indagato privo di licenza di caccia.
Sono state emessi ed eseguiti anche decreti di ispezione delle carcasse finalizzati a rinvenire le munizioni utilizzate per abbattere gli animali al fine di procedere poi allacomparazione balistica con le armi utilizzate.
Nel corso delle perquisizioni sono state rinvenute e sequestrate nr. 12 armi a canna lunga detenute per uso sportivo, una pistola, coltelli da caccia, numerose munizioni, un trofeo di cervo, puntatori ed ottiche di precisione ed un laccio metallico. Sono stati sequestrati anche i dispositivi informatici in uso all’indagato per le successive analisi forensi.
I reati al momento contestati all’uomo sono porto abusivo di armi, uccisione di animali per crudeltà e senza necessità e furto venatorio.
L’attività si inserisce nell’ambito dei controlli sul corretto esercizio dell’attività venatorio da parte dei carabinieri forestali e sulla protezione della fauna selvatica dai bracconieri.
Veramente uno schifoso!